L’Aquila, 13 marzo 2014 – Soffrono di disfunzione erettile 35 uomini su 100, tra 40 e 50 anni, mentre il 25%, tra i 18 e i 39 anni, ha problemi di eiaculazione precoce. L’Abruzzo non fa eccezione e rientra in questi dati, ricavati da report italiani ed europei.
Percentuali molto alte, come confermano i medici, e che impongono controlli sui disagi sessuali maschili, soprattutto in termini di prevenzione. Alla luce di queste cifre, si coglie l’importanza dell’iniziativa dell’ospedale S. Salvatore di L’Aquila che, nell’ambito della campagna nazionale di prevenzione “Androlife’, promossa dalla Societa’ Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualita’ (SIAMS), effettuera’ visite gratuite.
L’appuntamento in ambulatorio, riservato a maschi d’eta’ 18-35 anni, e’ dal 5 al 9 maggio prossimi ma, per fruire della consulenza gratuita nei giorni indicati, occorrera’ prima prenotarsi, dal 19 al 23 marzo prossimi, chiamando il numero verde: 800100122. Per le visite negli ambulatori di Andrologia non serve l’impegnativa del medico. Per l’occasione il reparto del S. Salvatore mettera’ a punto una vera ‘task-force’ attivando 4 ambulatori. Obiettivi della campagna di prevenzione sono soprattutto l’infertilita’ come pure il tumore del testicolo, altra patologia tipica del giovane adulto.
“I dati nazionali ed europei”, dichiara il prof. Sandro Francavilla, che fa parte dello staff del servizio di Andrologia, “esprimono percentuali molto alte sull’entita’ del disagio sessuale maschile. 1 soggetto su 3 con disfunzione erettile, tra i 18 anni e i 39, per fare un solo esempio, raccontano di un problema molto serio. Per questo la prevenzione diventa importantissima e da qui scaturisce la nostra iniziativa a maggio, unica nella Regione.
I maschi si controllano meno delle femmine e, oltretutto, non c’e’ piu’ da molti anni la visita che si faceva col servizio militare che costituiva un controllo” .
Nel 2011, andrologia di L’Aquila ha effettuato 7.213 prestazioni, di cui il 20% su utenti provenienti da altre Asl abruzzesi e il 17% da altre Regioni con una mobilita’ attiva del 37%. Dopo il sisma l’attivita’ e’ andata progressivamente aumentando: dalle 4789 del 2009 alle 7.381 del 2013.