Appena tra 3 giorni, con la fine di febbraio, terminerà, dal punto di vista meteo-climatico la stagione invernale 2013-2014. Ecco allora un primo bilancio di questo strano inverno, più simile ad un interminabile piovoso autunno con qualche fuga in avanti, di stampo primaverile, come quello che stiamo assaporando in questo ultimo scorcio di febbraio.
Sono quattro gli aspetti che hanno caratterizzato questo inverno. Innanzitutto un numero eccezionale di giornate piovose sulle regioni centro-settentrionali, le quali hanno richiesto alla Protezione Civile un numero di interventi mai così numerosi in una stagione invernale; in secondo luogo nevicate eccezionali sulle regioni alpine ove gli accumuli sono stati quasi ovunque superiori a 150-200 cm; in terzo luogo l’assenza totale di ondate di freddo, un evento mai accaduto almeno negli inverni almeno degli ultimi 15 anni; e, infine, l’inverno in corso, dati alla mano, è stato uno dei più caldi almeno degli ultimi 60 anni. A questo ultimo riguardo le temperature hanno raggiunto valori record sul 50% circa delle città della penisola, mentre per l’altra metà è stato l’inverno più caldo dopo quello del 2006/2007. |
Nella figura sono riportate le anomalie termiche registrate su alcune città italiane. In rosso le città ove è l’anomalia ha raggiunto un valore record, ovvero il valore più alto almeno dal 1950 ad oggi.
Almeno nei prossimi 10 giorni circa non si prevede che il tempo cambi il suo copione fatto di un’alternanza tra fasi piovose e fasi di bel tempo, con temperature al di sopra della media.
fonte: meteogiuliacci.it