INFLUENZA: TRA POCHI GIORNI IL PICCO DEL CONTAGIO

influenza_feb2014

Il sistema Influweb indica che tra pochi giorni, a metà mese, il virus influenzale raggiungerà la sua massima capacità di contagio, soprattutto a Sud.

di Marco Boscolo, Wired.it – 13 febbraio 2014 – Tra pochi giorni, il numero di casi di influenza stagionale raggiungerà il suo picco massimo. La previsione arriva da Influweb, la piattaforma online di monitoraggio dell’epidemia influenzale del Laboratorio Lagrange della Fondazione ISI di Torino realizzata in collaborazione con il Laboratory for he Modeling of Biological and Socio-Technical Systems della Northeastern University di Boston, USA.

In questo settore si usa indicare le settimane dell’anno con un numero progressivo da 1 a 52 e come ci spiega Daniela Paolotti,research scientist alla Fondazione proprio sul tema della sorveglianza via web, quest’anno “non ci sbilanciamo”, ma la forchetta temporale in cui dovrebbe esserci il picco è “tra la settimana 7 e la settimana 9″. Ovvero nelle due settimane tra il 10 e la fine del mese di febbraio.

L’andamento sul territorio italiano non sarà omogeneo: a Milano il picco è da mettersi in conto da qui alla prima decade di marzo, con l’epidemia che dovrebbe esaurirsi verso aprile. Al Sud, invece, siamo già in pieno picco o siamo già un po’ oltre (vedi Bari). Di conseguenza anche il ritorno alla norma è previsto un po’ in anticipo rispetto al Centro-Nord.

Influweb è un sistema basato sulla partecipazione volontaria di chi si registra sul sito e sottomette al sistema informazioni che riguardano la propria salute e, in particolare, la sua situazione rispetto all’influenza. Perché il monitoraggio sia efficace, è importante che gli utenti del sito forniscano le informazioni non solamente una volta, ma di settimana in settimana, in modo da poter vedere passo passo come si sta diffondendo l’epidemia sul territorio nazionale. Influweb fa parte del programma europeo di monitoraggio dell’influenza e di altre malattie infettive Epiwork e si confronta costantemente con il programma di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, InfluNet, che si basa sulle informazioni raccolte dai medici di base.

I dati di gennaio raccontano di una vicinanza, seppure non di una coincidenza. Secondo Influweb l’incidenza, ovvero il numero di casi per mille abitanti, è intorno ai 4, mentre per InfluNet siamo a 4,54.

Le differenze possono derivare da molti fattori, a cominciare dal fatto che il 75% dei casi di influenza registrati da InfluWeb che riguarda utenti che non si sono rivolti alle strutture sanitarie. Nella fase di picco, a livello nazionale, il numero di casi per mille abitanti oscillerà tra i 6.1 e i 9.

Nell’inverno 2012-13, con un picco registrato con un paio di settimane in anticipo con quanto si sta vedendo per quest’anno, si è raggiunto un’incidenza attorno ai 10 casi per mille abitanti, come mostra il grafico riassuntivo degli ultimi dieci anni basato sui dati di InfluNet.

influenza_10

I due sistemi di monitoraggio, con le loro differenze di metodologia e previsione, mostrano però la stessa tendenza, ovvero la crescita di casi. Questo sta avvenendo mentre gli Stati Uniti (anche loro dotati di un sistema di monitoraggio volontario sul web, Flu Near You) l’attività influenzale è elevata e in Europa la situazione è più variegata. Come riportato dallo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), l’attività è mediamente bassa tranne in quei paesi dove il sottotipo influenzale più diffuso è A(H1N1), ovvero Spagna, Portogallo, Grecia e Bulgaria. In Italia il sottotipo prevalente è al momento A(H3N2), ma in Europa sta circolando anche il sottotipo B.

In attesa di un sistema di previsioni simile a quello per il meteo proposto da un articolo di PNAS del 2012 che induceva a immaginare veri e propri bollettini televisivi, che cosa ci possiamo aspettare per le prossime settimane? L’epidemia continuerà la propria progressione, ma con tutta probabilità colpirà, spiega Daniela Paolotti, “inizialmente di più le regioni del meridione”.

Marco BoscoloWired.it