EQUITALIA GLI PIGNORA CASA, SI UCCIDE SPARANDOSI

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12 febbraio 2014 – Ha ricevuto una comunicazione da Equitalia che annunciava il pignoramento della sua abitazione e, non sapendo come affrontare questa situazione, si e’ sparato al volto.

E’ accaduto ieri sera in un’abitazione di Elice, nel pescarese. L’uomo che si e’ ucciso era un 70enne, pensionato e separato, che ha avuto dei problemi di depressione. Sono stati i problemi di carattere economico, stando alla ricostruzione di chi lo conosceva, ad indurlo al suicidio. Questa la ricostruzione fatta ai carabinieri dai conoscenti dopo il rinvenimento del cadavere. L’arma usata e’ un fucile calibro 12 detenuto regolarmente. Sul posto i militari della compagnia di Montesilvano, agli ordini del capitano Enzo Marinelli.

L’uomo viveva solo, considerato che il figlio si era trasferito dalla madre. La casa che rischiava di vedersi pignorata non si trova nel pescarese ma a Sanremo, dove l’anziano, ex operaio originario di Montefino (Teramo), ha vissuto a lungo e ha lavorato. La comunicazione del pignoramento dell’abitazione era arrivata da tempo e l’uomo si e’ rivolto al comune di Elice per chiedere un aiuto.

Il suo debito nei confronti di Equitalia si sarebbe accumulato un po’ per volta, a causa di una serie di cartelle non pagate, fino ad arrivare al pignoramento, almeno stando alle informazioni che circolano in paese. Il sindaco di Elice, Gianfranco De Massis, crede che l’uomo si sia tolto la vita per via della “solitudine, nel senso che quando tornava a casa la sera era solo e non ce la faceva ad affrontare la sua situazione, i suoi problemi, personali ed economici”. Era “una persona tranquilla, riservata, che non mostrava il suo disagio e stava bene in compagnia”.