SLAVINA SUL GRAN SASSO: RAGAZZO LOTTA PER LA VITA, SALVO IL FRATELLO

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AGGIORNAMENTO 29/1 – Mario Celli è stato dichiarato clinicamente morto. I dettagli: www.6aprile.it/?p=49326

L’Aquila, 28 gennaio – Due fratelli aquilani, Mario e Paolo Celli, sono stati travolti da una valanga a Campo Imperatore, sul Gran Sasso d’Italia. Paolo Celli è in buone condizioni mentre Mario Celli, che inizialmente i soccorritori avevano dato per morto, è stato soccorso da due medici (Gianluca Facchetti del Cai e Nadia Garbuglia del 118) che sono riusciti a rianimarlo quando ormai sembrava che non ci fosse piu’ nulla da fare. E’ stato trasferito all’ospedale ‘Mazzini’ di Teramo in gravissime condizioni e dopo un primo passaggio all’emodinamica per la forte ipotermia è stato quindi ricoverato in rianimazione.

AGGIORNAMENTO 28/1 ore 17:15 – Il cuore di Mario Celli è ripartito. Per ora i medici sono cauti e hanno richiesto una Tac.

Attualmente le condizioni di Mario Celli sono stabili e la temperatura corporea del ragazzo sta lentamente riprendendo a salire. Tuttavia, la prognosi resta riservata. A soccorrere per primo lo snowboarder è stato suo fratello che è riuscito a tirarlo fuori dalla neve, in quanto i due erano muniti entrambe di ARVA, l’apparecchio elettronico utilizzato per la ricerca di persone travolte dalle valanghe.

Nell’ospedale teramano si è ricorso alla Ecmo, una macchina cuore-polmoni che permette la circolazione bypassando il cuore umano, normalmente utilizzata nel centro specializzato per l’assistenza negli interventi di cardiochirurgia, ma mai impiegata fino a oggi per rianimare un paziente vittima di un arresto cardiaco da ipotermia.

Il corpo dello sciatore, secondo fonti mediche, aveva infatti una temperatura di 24 gradi centigradi contro i normali 35-36. È stato necessario scaldarlo, mentre la Ecmo garantiva la circolazione extracorporea.

Quando i medici hanno deciso di tornare a utilizzare il cuore dell’uomo erano le 16.15, tre ore dopo che il corpo era stato estratto dalla neve.

Il rinvenimento è avvenuto sullo “Scontrone”, un fuori pista impegnativo che dalla stazione sciistica riconduce alla base della funivia, a Fonte Cerreto.

Lo sciatore, afferma in una nota il Corpo Forestale, è stato travolto completamente da una valanga di superficie che si è staccata coinvolgendo gli altri due che, come lui, stavano facendo un fuoripista. Il bollettino Meteomont segnalava un pericolo valanghe ‘Marcato’ nella zona.

La squadra Mobile della questura dell’Aquila sta cercando, anche attraverso testimonianze, di ricostruire la dinamica della valanga con l’obiettivo di verificare eventuali profili di rilevanza penale.

Gli agenti, coordinati dal dirigente Maurilio Grasso, stileranno un’informativa da consegnare al sostituto procuratore David Mancini, che coordina l’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica del capoluogo.