13 gennaio 2014- Influenza stagionale, il picco s’avvicina. Come affrontarlo? La misura di prevenzione piu’ efficace e’ la vaccinazione annuale, ancora possibile.
E attenzione agli antibiotici: usarli solo se necessario, ovvero solo se l’influenza e’ accompagnata da complicanze di origine batterica. Il suggerimento arriva dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). “E’ previsto un aumento della circolazione virale a seguito delle vacanze di fine anno, con un ulteriore incremento alla ripresa dell’attivita’ scolastica – spiega sul sito dell’Aifa il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’, Giovanni Rezza – infatti la velocita’ di circolazione virale tende ad aumentare in ambienti chiusi e sovraffollati, specie se frequentati da bambini, in larga parte non immuni, in quanto non precedentemente esposti a ceppi virali simili. Il picco vero e proprio e’ previsto tra fine gennaio e inizio febbraio, e sara’ seguito da una coda di casi piu’ o meno lunga.
“L’influenza di quest’anno – aggiunge Rezza – ha le stesse caratteristiche di quella degli anni passati: febbre elevata, cefalea, dolori muscolari, tosse secca, e non risulta essere particolarmente aggressiva. I ceppi virali circolanti sono 3, e le loro caratteristiche sono del tutto conformi alle previsioni. Per ora, il sottotipo A/H3N2 e’ quello riscontrato con maggior frequenza, seguito da A/H1N1”.
Per quanto riguarda il 2013/14, spiega ancora l’esperto, “si prevede una normale stagione influenzale: i virus circolanti (ovvero i tre ceppi virali i di cui si e’ tenuto conto nella composizione vaccinale di quest’anno) non hanno subito mutazioni rilevanti rispetto allo scorso anno. Cio’ vale sia per il virus ex-pandemico (sottotipo A/H1N1), che e’ rimasto del tutto stabile, sia per il sottotipo A/H3N2 e il virus di tipo B, che hanno subito solo piccole modificazioni. Come ogni anno si prevede che alcuni milioni di italiani ammaleranno, ma si pensa ad una stagione con attivita’ di media intensita’. Chi ha contratto l’influenza dovra’ starsene a casa a riposo per alcuni giorni. Per chi non si e’ vaccinato si raccomanda il lavaggio frequente e accurato delle mani per ridurre almeno parzialmente il rischio di contrarre l’infezione”.
L’Agenzia Italiana del Farmaco raccomanda di non assumere antibiotici in presenza di sindrome influenzale “senza complicanze di origine batterica”. Gli antibiotici vanno assunti “solo quando realmente necessario e a seguito della prescrizione o del consiglio del medico curante che ne accerti l’utilita’”. Quando si utilizzano antibiotici e’ importante non interrompere la terapia prima del tempo indicato dal medico per contrastare lo sviluppo dell’antibioticoresistenza.
Esistono delle classi di farmaci che controllano la sintomatologia dell’influenza e riguardano essenzialmente molecole ad azione antipiretica e antiinfiammatoria. L’Aifa ricorda che la febbre e’ un meccanismo di difesa naturale per contrastare l’infezione da parte di virus e batteri. L’uso degli antipiretici e’ consigliato in caso di febbre superiore ai 38.5 gradi: per i bambini sono indicati il paracetamolo e l’ibuprofene. Il dosaggio di questi farmaci deve essere calibrato in base al peso del bambino e non in base all’eta’. Per gli adulti puo’ essere utilizzato anche l’acido acetilsalicilico.