COME RENDERE I CENTRI STORICI A PROVA DI TERREMOTO

Enea, con la collaborazione di diverse università italiane e soprattutto con Roma Tre, sta testando un sistema che permetta di migliorare la resistenza dei centri storici a forti scosse di terremoto.

L’Enea e l’Università di Roma Tre hanno effettuato una serie di prove sismiche per valutare la capacità di resistenza degli edifici in muratura dei centri storici. Si tratta di un progetto atto a studiare un metodo che renda queste strutture in grado di sopportare anche terremoti di una certa intensità.

Inizialmente si è realizzato un edificio in scala reale in cui la connessione tra pareti è quella tipica delle costruzioni in laterizio presenti nei centri storici. Questo è stato messo alla prova con la realizzazione di vari terremoti per comprendere quanto la struttura durasse e come crollasse. Una volta che la parete è venuta giù, si sono effettuate le riparazioni e il rinforzo della connessione della stessa con il resto della struttura attraverso un sistema di fasciature con nastri in fibre di acciaio galvanizzato che fossero inglobate in malta idraulica naturale. Un metodo che risulta essere a basso costo e facilmente applicabile agli edifici storici. Una volta risistemata la struttura si è dato l’avvio a nuove simulazioni di scosse di terremoto sempre più forti e con un’intensità crescente che permettesse di valutare a quale punto la struttura collassasse. (fonte: ArticoloTre)

foto: Giovanni Max Mangione (23.3.2013)

foto: Giovanni Max Mangione (23.3.2013)