17 novembre 2013 – Cellule biologicamente più vecchie nelle persone gravemente depresse o che lo sono state in passato.
A evidenziarlo in laboratorio gli esperti della Vu University Medical Centre (Olanda), che hanno scoperto differenze visibili a livello della lunghezza dei telomeri, importante indicatore di invecchiamento, che non possono essere spiegati da altri fattori, ad esempio dal fumo. I risultati appaiono sulla rivista ‘Molecular Psychiatry’.
In passato molti studi avevano già messo in evidenza che le persone con depressione maggiore hanno un aumentato rischio di malattie legate all’età come il cancro, il diabete, l’obesità e le malattie cardiache. Questo potrebbe essere dovuto in parte a comportamenti e stili di vita non salutari, come l’uso di alcol e l’inattività fisica. Ma gli scienziati sospettano che la depressione lasci comunque il segno sulle nostre cellule, accorciando i telomeri. Per verificarlo, Josine Verhoeven e il suo team, insieme con esperti americani, hanno reclutato 2.407 persone.
Più di un terzo dei volontari risultava attualmente depresso, un terzo aveva sperimentato la depressione maggiore in passato, e il resto non era mai stato ‘malato di vita’. I partecipanti sono stati invitati a donare un campione di sangue da analizzare in laboratorio per lo studio dei segni di invecchiamento cellulare: gli esperti si sono messi alla ricerca di cambiamenti nelle strutture profonde all’interno di cellule chiamate telomeri.
Effettivamente le persone che erano, o erano state, depresse avevano telomeri molto più corti rispetto a quelli che non avevano mai sperimentato questo disturbo psichico. Questa differenza era evidente anche considerando le differenze di stile di vita, come l’abitudine al bere o al fumare.
E i pazienti più gravemente e cronicamente depressi sono apparsi proprio quelli con i telomeri più corti. Verhoeven e i colleghi ipotizzano che i telomeri accorciati siano una conseguenza della reazione del corpo alle cause della depressione. “Questo ampio studio fornisce prove convincenti che la depressione è associata a diversi anni di invecchiamento biologico”, dicono. Ma non è ancora chiaro se questo processo di invecchiamento sia dannoso e se possa essere invertito.