Il consumo di caffè riduce di circa il 40 percento il rischio di carcinoma epatocellulare, il tipo piu’ comune di tumore del fegato.
Questo e’ il principale risultato di una meta-analisi, che include 16 studi e 3.153 casi di HCC, pubblicata in Clinical Gastroenterology and Hepatology, la rivista ufficiale dell’Associazione Americana di Gastroenterologia. Inoltre, sulla base dei dati di 9 studi, i bevitori di piu’ di tre tazze di caffe’ al giorno riducono il loro rischio di piu’ del 50%.
“La nostra ricerca conferma quanto dichiarato in passato che il caffe’ ha effetti favorevoli sul rischio di tumore del fegato – afferma Carlo La Vecchia, autore dello studio del Dipartimento di Epidemiologia, IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ e dell’Universita’ di Milano -. Cio’ potrebbe essere mediato dai provati effetti preventivi del caffe’ sul diabete, un noto fattore di rischio del tumore del fegato, oppure dai suoi effetti benefici sulla cirrosi e sugli enzimi epatici”.
I ricercatori hanno eseguito una meta-analisi di articoli pubblicati dal 1996 al settembre 2012. Questa ricerca colma un’importante lacuna, poiche’ l’ultima meta-analisi era stata pubblicata nel 2007 e da allora sono stati pubblicati dati su piu’ di 900 casi di carcinoma epatocellulare.
Nonostante la coerenza dei risultati tra i vari studi, periodi di tempo e popolazioni, e’ difficile stabilire se l’associazione tra consumo di caffe’ e HCC sia causale, o se questa relazione possa essere parzialmente attribuita al fatto che i pazienti con malattie epatiche e del tratto digerente spesso riducono volontariamente il loro consumo di caffe’. “Rimane poco chiaro se il caffe’ ha un ruolo nella prevenzione del tumore del fegato – ha aggiunto Alessandra Tavani, coautrice dello studio -. Ma, in ogni caso, tale ruolo sarebbe limitato rispetto a quanto si puo’ ottenere con le correnti misure preventive”. (AGI) |