I fronti d’aria calda e fredda sono già usati dai meteorologi per capire se un tornado colpirà una certa aera, ma gli esperti da oggi potrebbero fare affidamento anche su un altro indicatore per prevedere il tipo di uragano e la zona che investirà: la temperatura della superficie marina.
Lo sostengono i ricercatori dell’università del Missouri-Columbia, secondo cui la temperatura dell’oceano Pacifico può dare indicazioni sui tornado che colpiranno gli Stati Uniti.
Gli studiosi hanno preso in esame 56.457 tifoni registrati dal 1950 al 2011 scoprendo che quando le temperature marine superficiali erano più alte della media, gli Usa hanno subito il 20,3% in più di tornado di intensità da media a forte (da 2 a 5 sulla scala ‘Enhanced Fuijta’, che classifica la forza dei tornado in base ai danni provocati su una scala da zero a 5).
Stando all’indagine, quando la temperatura del Pacifico era più alta i tifoni si sono concentrati lungo la ‘Tornado Alley’, un’area del Midwest degli Stati Uniti molto colpita da questi eventi meteorologici. Quando invece la temperatura marina era più fredda, i tornado hanno investito con maggiore frequenza Stati più a sud come Alabama, Tennessee, Illinois e Indiana. ”Le differenze di temperature marine influenzano la traiettoria della corrente a getto che passa sopra il Pacifico e arriva agli Usa, e le tempeste che danno origine ai tornado sono solitamente innescate e seguono la corrente a getto”, spiega la coautrice dello studio Laurel McCoy, secondo cui questa scoperta potrà ”aiutare in futuro gli Usa a salvare vite”. (ANSA) |