30 luglio 2013 – Pannocchie calde, grattachecche millegusti e il classico ‘cocco-bello’. Questi alcuni dei cibi trasportati dai carretti dei venditori ambulanti, che sfilano tutto il giorno sulle spiagge italiane.
Una passerella di ‘street-food’ che, oltre a fare concorrenza ai bar degli stabilimenti balneari, può rappresentare un rischio per la salute. Questi cibi infatti non hanno un’etichetta di provenienza e, nella maggior parte dei casi, non rispettano regole igieniche e di sicurezza.
Insomma potrebbero recare danni gastrointestinali come nausea, corse al bagno e mal di pancia. A lanciare il monito è Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienze dell’alimentazione, che all’Adnkronos Salute spiega quali sono i rischi per i tanti italiani amanti dei cibi ‘da spiaggia’.”Gli alimenti dei venditori ambulanti in spiaggia, complici le alte temperature – spiega Migliaccio – rappresentano un rischio per la salute dei cittadini. Nessuno, infatti, conosce la provenienza di questi alimenti e soprattutto come vengono lavati e trattati.
Il ghiaccio per fare le grattachecche, ad esempio, non si sa con quale acqua venga prodotto. Inoltre può essere stato toccato con mani sporche, può essere caduto e poi essere stato rimesso nel carrello per il trasporto. O toccato dopo aver maneggiato il denaro”. E ancora. “Gli alimenti come il cocco e le pannocchie sono esposti tutto il giorno all’ambiente esterno, favorendo così il deposito di germi e batteri, che poi vengono ingeriti da chi li acquista. Non è raro anche trovare mosche, insetti ed escrementi di uccello sul cibo”.
Perciò prima di dare un morso allo spuntino, sarebbe bene pensarci due volte. Attenzione ai rischi per la salute. Il pericolo, “è di trascorrere una giornata di mare, in bagno. Infatti il rischio più grande è quello gastrointestinale. E’ possibile incappare nei disturbi subito dopo aver bevuto una grattachecca, con nausea e dolori alla pancia quasi improvvisi. E’ come – aggiunge l’esperto – quando si parte per i Paesi stranieri, dove non bisogna farsi mai aggiungere del ghiaccio alle bevande perchè non sappiamo da dove proviene“.
Oltre a problemi gastrointestinali, questo genere di ‘street-food’ va a colpire anche la linea. “Mangiando per merenda un pezzo di cocco (50 calorie), una pannocchia (300 calorie per 100g) e infine una granita (50 calorie)“, aggiunta magari a un panino con pomodoro e mozzarella a pranzo “si arriva a circa 500 calorie in mezza giornata”.
Non è tantissimo, ma poi è il totale giornaliero che conta. “I vacanzieri – conclude l’esperto – devono essere consapevoli del fatto che consumano questi alimenti a loro rischio e pericolo, noi ci battiamo continuamente per la sicurezza alimentare, ma è bene tenere gli occhi aperti”. (Adnkronos Salute)