Terribile esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio nel pescarese, a Villa Cipressi di Citta’ Sant’Angelo. Il bilancio definitivo è di 4 morti e 8 feriti.
Lle vittime sono appartenenti alla stessa famiglia: il titolare Mauro e il fratello Federico, più l’altro parente Roberto Di Giacomo sono morti immediatamente nella prima esplosione. Il figlio del titolare, Alessio Di Giacomo, 22 anni, è stato soccorso dopo la prima esplosione dal personale del 118, ma ha voluto raggiungere l’area ed è stato investito dalla seconda esplosione che lo ha travolto.
Gli effetti dell’esplosione hanno coinvolto anche delle abitazioni e innescato un incendio molto vasto. Le fiamme hanno aggredito ulivi e bosco, infatti la Guardia forestale ha chiesto l’arrivo del Canadair per spegnere l’incendio. Sul luogo del disastro è arrivato anche il prefetto di Pescara, D’Antuono e in precedenza era arrivato anche il Questore, Paolo Passamonti. La forza dell’esplosione è stata tale da far sì che detriti e pezzi di cemento siano arrivati a quasi un chilometro dalla ditta. Distrutte anche le cappelle del vicino cimitero.
Testimoni parlano di uno scenario da guerra nell’area dove è saltata in aria la fabbrica. Il boato, avvertito anche a oltre 20 chilometri di distanza, ha provocato crisi di panico e stati d’ansia, soprattutto nelle persone anziane, e una situazione generale di agitazione, spiega il 118, simile a quella provocata da un terremoto.
La zona è stata interdetta al traffico privato, anche a causa delle macerie e dei calcinacci intorno all’area. E’ stato allestito un campo medico di emergenza, con 8 ambulanze sul posto, medici e infermieri. |
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foto e aggiornamenti da Il Centro