TERREMOTO L’AQUILA, APPALTO PARCO DELLA MEMORIA: ASSEMBLEA CITTADINA CHIEDE INTERVENTO DELLA PROCURA

L’Aquila, 2 giugno 2013 – Il comunicato integrale dell’Assemblea Cittadina

Al Sindaco
Al Segretario generale del Comune di AQ
Al Responsabile del Procedimento di Gara ing. Di Gregorio
Al Prefetto

All’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA L’AQUILA
ALLA STAMPA

Oggetto: Bando per la realizzazione di un Parco della memoria a Piazzale Paoli- (Elusione normativa del Codice Appalti)

Nel Bando riformulato la cui scadenza è stata spostata al 31 maggio 2013 (attualmente rimandata di nuovo al 28 giugno 2013) è stata introdotta una Commissione tecnica per l’aggiudicazione (erroneamente chiamata “Gruppo di lavoro” … e “a prestazione gratuita” !?), ma, all’interno della stessa manca un esperto di arte (facilmente rinvenibile presso l’Accademia di BBAA o tra i Critici d’arte), e, continuano a mancare:
– i 60 gg di cui al Codice appalti;
– una delimitazione precisa delle aree da progettare;
– l’articolazione degli oggetti da progettare e la conseguente ripartizione delle somme;
– le professionalità minime richieste con particolare riferimento al ruolo dell’artista e al peso delle stesse nell’elaborazione e quindi nella valutazione professionale ed economica;
– i parametri di aggiudicazione certi sul peso dell’idea, della capacità tecnica dei proponenti e sul peso dell’offerta economica (…da fare sulla base di un computo metrico di massima ?);

Inoltre il Bando per ogni criterio di valutazione (tra l’altro non ben precisato di”natura artistica”…”soluzioni tecniche” o, peggio, di “incidenza architettonica,storica,ambientale sul contesto urbanistico”), ai sensi dell’art. 83, comma 4 del Codice, dovrebbe esplicitare i sub-parametri per assegnare i punteggi 50,30,20 previsti. Infatti,così, i 100 punti vengono lasciati alla soggettività dei membri di Commissione con un rischio certo di poca trasparenza e aleatorietà delle scelte e una conseguente arbitrarietà nell’assegnazione della pur consistente (300.000 euro) gara.

Le anomalie segnalate, quindi, continuano ad essere certamente rilevanti ai fini della legittimità di tutti gli atti di gara e si può concludere che la procedura di selezione continua ad essere in evidente contrasto con tutta la normativa in materia di appalti.
L’incompletezza del Bando e le incertezze circa la definizione dei requisiti soggettivi dei professionisti abilitati a formulare proposte e idee progettuali vengono così a costituire vizi di legittimità che dovremo inevitabilmente sollevare davanti al giudice amministrativo competente.

Si torna perciò ad invitare la Stazione appaltante a revocare in autotutela il provvedimento che ha dato avvio al procedimento per rimodularlo con riferimenti e parametri certi e più oggettivi .
Si sollecitano gli altri organi ad intervenire in via cautelativa.
Resta fermo che in caso di silenzio, non potremo che adire alle vie legali e presentare specifico ricorso al giudice. Denunciando, in parallelo, l’ulteriore illegittima procedura all’AVCP che potrà identificare la Gara ed agire anche “a posteriori” per riportare l’A.C. ai principi di leale e trasparente concorrenza.

La locale Procura è pertanto sollecitata ad inibire questa ulteriore illegittima ed arbitraria procedura.

COMITATUS AQUILANUS
ASSEMBLEA CITTADINA