Massimo Saccenti, abruzzese residente a Roma, durante alcuni lavori di ristrutturazione della casa paterna a Pescara, ha ritrovato sotto la pavimentazione un involucro contenente alcuni vecchi ricordi di famiglia, tra i quali un certificato di debito pubblico del Regno d’Italia del 1938 del valore nominale di lire 1600 intestato allo zio materno, Pietro Sorbo, deceduto celibe e senza figli.
Il titolo è stato fatto stimare da un consulente contabile Ficonsum (Fondazione Italiana Consumatori) ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per circa 75 anni di giacenza nelle casse dello Stato di 980mila euro (calcolo effettuato dal 2 settembre 1938 al 22 maggio 2013).
Saccenti ha conferito mandato all’ufficio legale Ficonsum per agire per il recupero della somma presso la Banca d’Italia ed il Ministero delle Finanze obbligati in solido ad “onorare” tutti i debiti degli Istituti bancari non più esistenti e dei titoli pubblici facenti capo al Regno d’Italia. La somma una volta liquidata sarà devoluta al 50%, per volere dello stesso Saccenti, ai Comuni maggiormente danneggiati dal terremoto dell’Aquila. [da Leggo.it]. AGGIORNAMENTO: SAREBBE UNA BUFALA LA NOTIZIA DEL TITOLO DI STATO RITROVATO E DELLA DONAZIONE AI TERREMOTATI