Un gruppo di studenti del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica del nostro Ateneo, si è classificato al secondo posto nella classifica nazionale dell’Android University Hackathon. L’evento si è tenuto il 23 e 24 maggio 2013 ed è stato sponsorizzato da Google Italia.
Un ottimo risultato per il gruppo di studenti che, come previsto dall’iniziativa scientifica, hanno lavorato in team per più di 24 ore con l’obiettivo di realizzare un’applicazione innovativa sul tema “Open Data e partecipazione civile”.
In particolare, il team aquilano composto da Nicola Sacco, Daniele Di Pompeo, Igor Di Paolo, Filippo Tirabassi, tutti iscritti al corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica, ha proposto un’applicazione per dispositivi Android chiamata “Social recycle”, un gioco sociale relativo alla raccolta differenziata.
L’applicazione ideata dal team, permette di leggere il codice a barre di un prodotto che sta per essere gettato e, in base alla sua tipologia , di scegliere in quale cassonetto effettivamente conferirlo.
Se l’utente sceglie il cassonetto giusto vince il massimo dei punti, in caso di errore i punti che si possono accumulare diminuiscono, instaurando cosi un processo di social living tra i partecipanti.
“Abbiamo cercato su internet taluni open data che riguardassero l’associazione tra codici a barre dei prodotti e il tipo di rifiuto che questi prodotti producevano – dichiarano gli studenti del team aquilano; non avendoli trovati per il territorio italiano–proseguono-, abbiamo deciso di creare una banca dati che si popola tramite l’azione dell’utente stesso che associa il codice a barre del prodotto con il tipo di rifiuto e il colore del recipiente nel quale deve essere conferito.
L’edizione aquilana dell’Android University Hackathon ha riscosso un enorme successo e ha visto la partecipazione di più di 50 studenti per un totale di 13 team, un numero ben al di sopra della media dei partecipanti negli altri Atenei italiani.
Il risultato degli studenti aquilani è di grande rilevanza se si considera che l’evento si è svolto in contemporanea in 8 Università su tutto il territorio nazionale ed ha coinvolto Atenei prestigiosi come il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università di Milano Bicocca, l’Università Politecnica delle Marche (vincitrice dell’Android University Hackathon), l’Università degli Studi di Perugia, il Politecnico di Bari e l’Università degli Studi di Bari.
L’Ateneo aquilano esce a testa alta da questa competizione e dimostra ancora una volta quanto sia alto il livello della preparazione dei nostri studenti che riescono a coniugare l’attitudine a fare innovazione con una spiccata capacità di realizzazione.
L’entusiasmo e l’interesse dimostrati dagli studenti evidenziano la loro voglia di mettersi in gioco e la volontà di partecipare attivamente alla crescita della nostra Università.