di Marianna Gianforte, da Il Centro – Mancano 300 ragazzi nelle scuole di primo grado nell’Aquilano. È allarme «fuga» dal capoluogo terremotato. A lanciarlo è il preside della scuola media Carducci Natale De Angelo, dirigente scolastico anche del Liceo Scientifico.
Un dato che «non è stato facile ottenere», anzi è frutto di una personale indagine attraverso canali non propriamente scolastici perché, dice De Angelo, «chissà per quale motivo, c’è una certa ritrosia da parte degli uffici preposti a fornire queste informazioni».
A fare “insospettire” il preside sono state le notizie fornite, qualche mese fa, a mo’ di conversazione e nei corridoi scolastici, da alcuni professori che fanno orientamento scolastico nei circoli didattici e che percepivano problemi nel passaggio dalle classi primarie (le elementari) alle secondarie di primo grado (le medie). Informazioni che, se confermate ufficialmente, dipingerebbero un quadro a tinte fosche per il futuro della città.
Non riuscendo a ottenere risposte né dal ministero e tanto meno dall’Ufficio scolastico regionale De Angelo si è inventato una strategia. «Sono andato in ospedale e mi sono procurato i dati delle nascite aquilane relative a 11 anni fa», spiega. Bambini che oggi sarebbero in età di scuola media. «I nati 11 anni fa sono stati 1100», aggiunge il preside, «un dato che rappresenta tutto il bacino dell’Aterno, le scuole che grosso modo vanno da Scoppito e Tornimparte fino a Navelli. Ma dove sono questi ragazzi?».
Il sospetto del dirigente scolastico diventa una convinzione quando paragona i dati pre-sisma delle iscrizioni [continua a leggere su Il Centro]