Domenica 19 maggio in Piazza Duomo a L’Aquila e domenica 26 maggio nel nuovo Villaggio di Fossa ci sarà la terza edizione del Service Dia-Rotary , campagna di prevenzione, screening e diagnosi precoce del diabete, organizzata dal Rotary Club L’Aquila, in collaborazione con l’Inner Wheel , il Rotaract, la CRI, l’Associazione ADAQ e con il patrocinio della Direzione Generale della ASL.
Diabete, una “epidemia” in progressivo costante allarmante aumento che riguarda centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, con forte incremento tra le persone giovani: le cause di questa tendenza sono correlate, in gran parte, a stili di vita non corretti e aumento dei livelli di stress.
Si stima che attualmente nel mondo le persone con diabete siano 371 milioni: la popolazione di persone con diabete è quindi più numerosa del la popolazione degli U.S.A. e si calcola che nel 2025 si raggiungerà la cifra di un miliardo di casi.
I tassi di prevalenza mostrano nella nostra Regione valori più elevati della media nazionale, attestandosi su valori superiori al 7% della popolazione e raggiungendo percentuali più elevate nelle fasce d’età più avanzate. Nella nostra città la prevalenza sale all’8%, con un registrato incremento nel periodo post-sismico.
Come per i precedenti anni 2011 e 2012, il Service Dia-Rotary 2013, con il coordinamento e la partecipazione attiva “sul campo” della Dr.ssa Rossella Iannarelli e del Prof. Massimo Casacchia, si propone di offrire alla popolazione alloggiata in uno dei nuovi insediamenti del nostro territorio (Fossa) e alla popolazione “della città” una valutazione del rischio di sviluppare il diabete nei prossimi 10 anni e una contestuale valutazione dello stato psico-sociale, considerato l’incremento di rischio metabolico registrato nelle 2 precedenti campagne, associato a un importante stato di disagio, con riduzione dell’attività fisica e aumento del peso corporeo.
Verranno effettuati: dosaggio della glicemia da sangue capillare, misurazione della pressione arteriosa, rilevazione delle misure antropometriche (peso, altezza, body mass index, circonferenza vita), valutazione del rischio di sviluppare il diabete entro 10 anni mediante questionario diagnostico validato (Finnish Score), valutazione dell’eventuale disagio psico-sociale post-traumatico, cercando di contribuire, nell’ottica della prevenzione, alla promozione di “best practices” relativamente agli stili di vita.