ABRUZZO: È IN CORSO ESERCITAZIONE P.C. PER FORTE TERREMOTO

esercitazione_protezione_civileIn questi giorni, fino al 5 maggio, i volontari di protezione civile friulani e abruzzesi sono di nuovo assieme nei territori colpiti dal terremoto.

Non è solo un’esercitazione. C’è di più. Un legame forte, un’amicizia. Sentimenti cementati da settimane di lavoro fianco a fianco nel contesto più difficile che un operatore di protezione civile possa trovare: il terremoto de L’Aquila. In questi giorni è in corso l’esercitazione Frivap 2013, che a Pettorano sul Gizio (Aq) ha fatto incontrare di nuovo i volontari friulani e abruzzesi.

Da tempo è nato un ponte fra Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. Ha fondamenta solide, piantate nel cuore dell’Italia migliore. Di quel mondo del volontariato che, in barba alla crisi economica e ai contrasti politici, riesce ancora a esprimere un sentimento forte di unità nazionale.

“Il primo incontro fra noi e i friulani – ci racconta Enzo Corvetti, il coordinatore abruzzese dell’esercitazione di quest’anno – è nato nei primi anni del 2000. Dopo uno scambio di contatti fra i gruppi della Valle Peligna con Pordenone, Cividale e altri friulani, abbiamo organizzato la prima esercitazione congiunta, il primo Frivap. Nessuno di noi poteva immaginare che le tante prove e le simulazioni si trasformassero in tragica realtà nell’aprile del 2009, con il terremoto de L’Aquila.In quell’occasione di siamo ritrovati con i fratelli friulani a scavare fra le macerie del nostro territorio ferito. Assieme, giorno e notte, nel COM 7 (Centro Operativo misto, ndr) di Sulmona. Nelle settimane successive al terremoto quello che era un legame strettamente operativo è stato cementato dai sentimenti. Amicizia, gratitudine. Fratellanza“.


Dal primo maggio sono di nuovo assieme per l’esercitazione 2013 di Frivap, prevista fino al giorno cinque. L’iniziativa riunisce i G.C.V.P.C. Pettorano Sul Gizio P.I.V.E.C., G.C.V.P.C Sulmona e Gruppo C.I.S.O.M., con i gruppi friulani di Pordenone, Cividale, Cordenons, S. Quirino e Montereale Valcellina. Di nuovo sugli stessi territori. Il contesto è operativo, come è giusto che sia. Ci sono le prove pratiche, da venerdì pomeriggio alla domenica. Simulazioni di eventi sismici, allagamenti, incendi boschivi. Si montano le tende, si prepara il campo, si attrezzano i servizi per mantenere l’addestramento al contesto operativo. Oltre ai gruppi volontari organizzatori, ai VV.F., Forestale e Croce Rossa.

Ma non è possibile raccontare quanto sta accadendo a Pettorano in questi giorni relegandolo a semplice iter formativo per una serie di divise. E’ impossibile non parlare di un legame d’amicizia fra la gente di due regioni, Abruzzo e Friuli V.G, che hanno troppo in comune. Dal territorio di montagna ai tragici terremoti che hanno colpito queste persone. Non si può non citare la storia straordinaria di un sodalizio nato quasi per caso, rinsaldato dalle grandi prove passate assieme, che oggi è più vivo che mai. A Pettorano in questi giorni non ci sono solo le fasce tricolori dei Sindaci dei paesi aquilani colpiti dal terremoto a ricordarlo. O i funzionari della Regione Friuli V.G., scesi nell’Italia centrale ad “accompagnare i ragazzi”. C’è anche l’affetto della gente comune che si affaccia al campo di Frivap 2013 per cercare di nuovo i volti che nel 2009 fecero tanto per l’Abruzzo. Ci sono le mani che si ritrovano e si stringono forte. Ci sono quelle due cene dell’amicizia – venerdì cucineranno nella tenda mensa i friulani, sabato gli abruzzesi – che raccontano e ci parlano di un qualcosa di più. Di valori nati dal fango, dalle macerie, dalla polvere. Ma chiari, puliti, indelebili.

da IlGiornaleDellaProtezioneCivile.it