RICOSTRUZIONE L’AQUILA: CIALENTE BATTE I TEMPI, MA FA I CONTI SENZA L’OSTE

cialente_fasciaL’Aquila, 14 marzo 2013 – Fra pochi giorni saranno quattro anni. In quattro anni ne abbiamo sentite  tante sulla ricostruzione dell’Aquila e comuni colpiti dal terremoto. Promesse varie, il più delle volte con l’unica intenzione di rinviare in avanti il giudizio dei cittadini, spesso inermi, indifferenti, sfiduciati sulla ricostruzione della città o della propria abitazione, quando non interessati anche loro ai propri ritorni economici derivanti dal terremoto.

E a quattro anni, continuiamo a sentire cifre campate in aria. Ancora ieri, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente,  ha ribadito che servirebbe “Un miliardo l’anno per cinque anni, cosi’ da avere una rinascita post-sisma della citta’ pienamente avviata entro il 2018. Appena ieri abbiamo presentato il sito web della candidatura della citta’ dell’Aquila, a Capitale europea della Cultura 2019 – ha ricordato il Sindaco – Questo significa che per il 2018 la citta’ dovra’ presentarsi ricostruita”

Lo stesso assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano, si dimostra più prudente, ma ugualmente inconcludente: ”Al governo forniamo il nostro cronoprogramma e diciamo: questo e’ quello che vogliamo fare, si regge su una tua decisione – ha spiegato Di Stefano – Ci serve un miliardo l’anno, risorse costanti, certe, fluide nel tempo. Ci hanno chiesto montagne di carte fino a oggi, le abbiamo prodotte, ora l’Esecutivo faccia la sua parte

No, cari Cialente e Di Stefano. Così non si va da nessuna parte, così risiamo alle solite chiacchiere di una politica che mira soltanto a placare le richieste dei cittadini e a rinviare più avanti il problema. Cittadini che, complice una crisi che dura da anni, hanno quantomeno imparato una cosa: “Prima di sedersi a tavola e ordinare, verifichiamo il portafogli, e i prezzi del menù”.

Non ci sono i prezzi nel menù? Chiedete all’oste, e solo allora diteci cosa possiamo ordinare, e i tempi per essere serviti a tavola.

Non servono promesse a questa città. Sono necessarie programmazioni serie, complete, e con la pubblicazione periodica e trasparente degli stati avanzamento lavori.

(Red/6aprile.it)