EDILIZIA SOSTENIBILE: ABRUZZO IN RITARDO SECONDO LEGAMBIENTE

LEGAMBIENTECrescono innovazione e sostenibilita’ nel panorama dell’edilizia italiana con una spinta “dal basso”. Sono, infatti, 1.003 i Comuni italiani che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualita’ del costruito, anticipando e andando oltre la normativa in vigore.

Tra questi sono presenti solo 14 Comuni abruzzesi: la nostra regione si colloca in una posizione tra ritardi e grandi potenzialita’.

Il rapporto ONRE 2013 presentato la settimana scorsa a Milano da Cresme e Legambiente mette in evidenza come i regolamenti sostenibili siano diffusi in tutte le Regioni italiane, nonostante una forte prevalenza in quelle del centro-nord.

La ricerca sottolinea, inoltre, come siano aumentati sia i Comuni virtuosi (i regolamenti sostenibili sono cresciuti del 42,3% rispetto 2010 e addirittura dell’80% rispetto al 2009) sia i temi affrontati.

I parametri presi in considerazione nell’analisi sono l’isolamento termico, i tetti verdi, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’efficienza energetica degli impianti, l’orientamento e la schermatura degli edifici, i materiali da costruzioni locali e riciclabili, il risparmio idrico e il recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie, l’isolamento acustico, la permeabilita’ dei suoli e l’effetto isola di calore, le prestazioni dei serramenti, la contabilizzazione del calore, la certificazione energetica, le pompe di calore e le caldaie a condensazione, la ventilazione meccanica controllata.


“I regolamenti edilizi comunali – dichiara Luzio Nelli, della segreteria di Legambiente Abruzzo – si stanno dimostrando un’ottima chiave di lettura per raccontare l’evoluzione verso l’edilizia sostenibile ed anche strumenti preziosi per accompagnare l’innovazione in corso, per una corretta progettazione e per la realizzazione di edifici efficienti dal punto di vista energetico. L’Abruzzo – rileva Nelli – e’ in ritardo rispetto a quelle norme che promuovono l’edilizia sostenibile, la certificazione energetica, l’uso delle energie rinnovabili, l’isolamento termico, il risparmio idrico. Queste norme porterebbero a soddisfare una percentuale crescente dei fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento, elettricita’ delle nostre abitazioni con grandi benefici ambientali, economici e occupazionali”.