L’Aquila, 5 marzo 2013 – Un giorno, in un concerto, Fabrizio De Andrè disse che le maggioranze, approfittando di essere numerose, pensano di avere il diritto di vessare le minoranze.
I versi della canzone dicono esattamente:
La maggioranza sta,
recitando un rosario di ambizioni meschine,
di millenarie paure di inesauribili astuzie,
coltivando tranquilla l’orribile varietà delle proprie superbie.
La maggioranza sta,
come una malattia, come una sfortuna,
come un’anestesia, come un’abitudine.
Fabrizio De Andrè (da: Smisurata Preghiera – Anime Salve, 1996)
Sembrano versi composti proprio per narrare della superbia che nasconde la paura di Massimo Cialente, un’inquietudine che lo porta a inveire contro Vincenzo Vittorini.
Si badi bene che avendo scritto, e non esternato in modo estemporaneo, Cialente ha consapevolmente messo nero su bianco il suo pensiero, il quale nasconde, evidentemente, tutto quanto De Andrè canta nella Smisurata Preghiera.
Forse Massimo Cialente ha paura del confronto, delle idee, della diversità. E’ per questo che chi lo contraddice o fa delle domande in consiglio comunale viene apostrofato come “mafioso” o “fascistello”.
Ma queste, amici tutti che leggete, sono cose già viste nella storia; sappiamo bene da dove provengono e dove portano. Può essere Sindaco il portatore di queste ideologie? E’ un buon “padre dei cittadini” chi vessa la minoranza?
E soprattutto: chi vuol’essere complice di questa maggioranza? Quanto ancora deve durare?
Altre parole non servono, se non un pensiero, caro, di tutto il movimento civico L’Aquila Che Vogliamo e di tutti i cittadini che lo condividono, a chi subisce queste “ambizioni meschine, millenarie paure, inesauribili astuzie”: e il pensiero è proprio preso in prestito dalla stessa canzone di De Andrè:
“per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità, di verità. “
Fabrizio De Andrè (da: Smisurata Preghiera – Anime Salve, 1996)
Cristiana Mancini Stefano Cencioni
Presidente Segretario
L’Aquila che vogliamo L’Aquila che vogliamo