TERREMOTO L’AQUILA: SPARITI NEL NULLA SOLDI DEL TRENTINO PER IL TEATRO SAN FILIPPO

assessore_trento19 febbraio 2013 – «A leggere dei soldi per L’Aquila spariti nel nulla, mi è venuta una grande tristezza». L’assessore provinciale alla solidarietà e all’immigrazione Lia Giovanazzi Beltrami è molto delusa dalle novità che arivano dall’inchiesta sul Centro Santa Chiara.

Il fatto che soldi raccolti dal Centro, che è la massima istituzione culturale del Trentino, per finanziare la ricostruzione del teatro San Filippo Neri dell’Aquila siano spariti la addolora, ma la fa anche arrabbiare. L’assessore, infatti, dopo il terremoto che la notte del 6 aprile 2009 aveva colpito l’Aquila aveva coordinato gli aiuti del mondo del volontariato trentino.

Il Trentino, infatti, era intervenuto in massa. Da una parte, la Provincia aveva costruito e consegnato centinaia di casette il legno per dare un primo ricovero ai terremotati e poi aveva costruito anche completamente un nuovo auditorium disegnato dall’architetto Renzo Piano, dall’altra, il mondo del volontariato e della solidarietà si erano mossi raccogliendo fondi per finanziare una lunghissima lista di progetti e opere. Per coordinare tutti questi progetti, era stato creato un «Tavolo per l’Abruzzo» del quale facevano parte 120 tra associazioni ed organizzazioni senza scopo di lucro. Del tavolo, il Centro Santa Chiara non volle far parte, nonostante i numerosi inviti da parte dello stesso assessore.

Lo ricorda la stessa Lia Giovanazzi Beltrami: «Loro non avevano aderito al tavolo per l’Abruzzo. Tutti i fondi raccolti venivano versati sui conti della Croce rossa e dei Nuvola. Abbiamo raccolto oltre un milione e mezzo di euro che sono serviti a finanziare 70 progetti. Abbiamo coordinato anche l’acquisto di alcune casette destinate ai terremotati.

E’ stata una grande gara di solidarietà. A breve, pubblicheremo tutto il resoconto preciso per far sapere ai donatori dove sono finiti i soldi. Avevamo invitato più volte il Centro Santa Chiara a partecipare a questa gara, ma loro hanno deciso di fare tutto da soli. Liberissimi di farlo, anche se sarebbe stato meglio essere tutti insieme. A me era dispiaciuto molto che volessero andare per conto proprio. Poi, adesso si legge che i soldi sono spariti. Io sono rimasta malissimo e ho provato una grande tristezza».


L’assessore sottolinea il pericolo che notizie di questo tipo possano allontanare la gente da iniziative benefiche e di solidarietà: «Noi pubblicheremo tutto il resoconto dei soldi raccolti e di dove sono stati spesi perché sappiamo che è importante mostrare alle persone cosa concretamente hanno contribuito a realizzare. Già il fatto che il Centro Santa Chiara aveva deciso di muoversi da solo non era un bel segnale.

Dava il senso di divisioni nel mondo della solidarietà. Adesso la notizia che quei soldi non sono mai arrivati rende tutto più difficile. Purtroppo una cosa come questa fa male a tutto il mondo della solidarietà che opera grazie alla fiducia della gente. Se questa fiducia viene tradita una volta, è molto difficile tornare a chiedere contributi per iniziative benefiche».

Articolo da: trentinocorrierealpi.gelocal.it