16 febbraio 2013 – Una scossa di terremoto di magnitudo 4,8 è stata registrata alle 22:16 del 16 febbraio 2013 dagli strumenti dell’Ingv nel Lazio. L’epicentro è stato individuato a Sora (Fr) a 10,7 km di profondità.
La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione anche in Abruzzo. Notizie arrivano da Sulmona, Avezzano e Popoli. E preoccupazione anche a Roma, dove hanno oscillato soprattutto i piani alti dei palazzi anche nei quartieri centrali della città. Sono state tante le telefonate arrivate nelle sale operative dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118 di Roma.
Comuni entro 10km Arpino (Fr), Broccostella (Fr), Castelliri (Fr), Isola Del Liri (Fr), Monte San Giovanni Campano (Fr), Pescosolido (Fr), Sora (Fr), Balsorano (Aq) Comuni tra 10 e 20km Alvito (Fr), Arce (Fr), Boville Ernica (Fr), Campoli Appennino (Fr), Casalattico (Fr), Casalvieri (Fr), Ceprano (Fr), Colfelice (Fr), Fontana Liri (Fr), Fontechiari (Fr), Posta Fibreno (Fr), Ripi (Fr), Rocca D’Arce (Fr), Roccasecca (Fr), Santopadre (Fr), Strangolagalli (Fr), Torrice (Fr), Veroli (Fr), Vicalvi (Fr), Collelongo (Aq), Morino (Aq), San Vincenzo Valle Roveto (Aq), Villavallelonga (Aq) |
Il servizio di emergenza sanitaria del 118 di Frosinone è stato tempestato da centinaia di telefonate fatte da persone in preda al panico. In tre casi i mezzi di emergenza sono dovuti uscire per soccorrere persone in preda al panico da terremoto e non si è trattato solo di anziani.
Dopo l’evento di M.4,8 è stata registrata anche una scossa di M.2,3 alle 23:24, oltre ad alcuni lievi eventi di magnitudo inferiore a 2.
Non ci sono al momento segnalazioni di danni dopo la scossa di terremoto che ha interessato la provincia di Frosinone. Ai centralini dei Vigili del fuoco e della Protezione civile sono arrivate diverse chiamate di cittadini che chiedevano solo informazioni.
La zona del frusinate colpita dal terremoto è da tempo sotto la sorveglianza di sismologi. Ha infatti cominciato ad attivarsi poco tempo dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009. “E’ una zona ad al pericolosità sismica che stiamo studiando con attenzione”, ha detto il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. “E’ una zona – ha proseguito – nella quale si trovano faglie attive note e nella quale sono avvenuti terremoti importanti nel passato”. Le analisi sui fattori che hanno scatenato il terremoto di questa sera sono in corso. Quello che al momento si può dire, ha osservato Amato, è che i meccanismi presenti nell’area del frusinate sono analoghi a quelli dell’Appennino Laziale-abruzzese.
La Protezione civile della Regione Lazio ha attivato tutte le squadre di volontariato ed è in corso un pattugliamento del territorio. La Sala operativa regionale è in continuo contatto con i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato e il Genio Civile per coordinare gli interventi necessari.
Mappa di pericolosità sismica: |
Ecco una mappa della distribuzione attuale degli eventi (a cura di Francesco Nucera / IESN):