9 febbraio 2013 – E’ allarme crolli negli ospedali italiani. “Duecento edifici del nostro Paese sono purtroppo a rischio di sbriciolamento, piu’ che di crollo, in caso di sisma e quindi serve davvero una grande opera per ristrutturare le nostre strutture ospedaliere, che in molti casi sono state costruite prima della seconda guerra mondiale”.
E’ la denuncia del presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, Ignazio Marino, presentando al Senato la relazione finale della Commissione. Il documento contiene i risultati di nove inchieste aperte nel corso della legislatura dalla Commissione.
In merito all’inchiesta “sulle condizioni strutturali degli ospedali collocati in zone a rischio sismico”, si legge che le strutture ospedaliere “che necessitano di una pluralita’ di interventi, e che sarebbero strategiche in base alla loro localizzazione in zone ad alto rischio sismico dato che costituiscono un punto di riferimento per la gestione di eventuali situazioni di emergenza post evento, non sono meno di 500“.