L’Aquila, 20 gennaio 2013 – Travestiti da benefattori e crocerossine, con la medaglia sul petto e la corona sulla testa che napoleonicamente hanno arraffato, questi scialbi e ripugnanti necrofagi hanno fatto scempio della vittima inerme e continuano imperterriti e arroganti a condurre i loro banchetti, i loro affari e le loro carriere imprenditoriali, amministrative e politiche.
Neanche Dante Alighieri avrebbe potuto illustrare un simile orrendo spettacolo, o forse lo ha fatto…
Questo macabro spettacolo deve essere fermato, a qualsiasi costo.
Ancora oggi le mosse di questi abominevoli esseri si alimentano del proprio interesse, calpestando addirittura i diritti essenziali dell’uomo. Ancora oggi accade ciò !
Non c’è rispetto della persona e della sua sicurezza.
Non c’è rispetto delle regole, della legalità e della giustizia.
Non c’è rispetto delle più basilari e legittime aspettative dei ragazzi e degli imprenditori sani.
La libertà di intraprendere, di programmare il proprio futuro, di investire sono sistematicamente tarpate da scelte orientate solo alla carriera di pochi “eletti”, circondati da una corte di giullari che, contendendosi le briciole, finiscono di straziare le vittime innocenti di questo girone infernale.
Lo Stato quello alto, vero, dignitoso, autorevole e non autoritario deve intervenire in questo abisso dell’umanità, deve rimediare alle scelte che con disattenzione lo hanno causato e deve intervenire sui frutti marci di quelle dissennate scelte.
Se uno Stato vero esiste deve riparare, ad ogni costo, a questa seconda tragedia aquilana perché in fondo e non parzialmente è anche una tragedia dello Stato Italiano.
Dott. Vincenzo Vittorini
Capogruppo in Consiglio Comunale