In pochi anni, tutti i nuovi edifici presenti in Europa dovranno avere le caratteristiche di una casa passiva, abitazione progettata in modo tale da limitare al massimo la dispersione di calore.
da Virgilio.it – Case progettate per assicurare il benessere termico anche senza far ricorso ai convenzionali impianti di riscaldamento, in grado di ridurre al minimo la richiesta energetica delle famiglie che le abitano.
Sono le abitazioni passive, amiche dell’ambiente ma anche del portafoglio, che abbattono i consumi fino al 90%, già diffuse in Nord Europa (Svezia, Germania, Austria, Olanda, Nord della Francia e Svizzera), meno in Italia, dove la maggior presenza è registrata in Trentino Alto Adige.
Presto, però, tale modalità di progettazione – che pone particolare attenzione all’uso dei materiali, delle finestre, delle fonti rinnovabili integrate, in un’ottica di sostenibilità, diventerà obbligatoria in tutto il vecchio continente. Dal 2021, infatti, i nuovi edifici costruiti in Europa dovranno adattarsi agli standard delle case passive, con un consumo energetico per il riscaldamento, si legge su La Stampa, che non superi i 15 kilowatt/ora annui per metro quadro e con utilizzo di energia totale (quindi anche per luce, elettrodomestici e acqua calda) non più elevato di 40 kilowattora per metro quadro all’anno, meno di un quarto del consumo di un edificio tradizionale. Le nuove case costeranno circa il 20% in più al mq, investimento che verrà velocemente compensato dall’alleggerimento della bolletta. |
fonte: Virgilio Go Green