8 gennaio 2013 – Dodici misure cautelari e sequestro di 50 milioni sono il bilancio dell’inchiesta condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia e eseguita dai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza nei confronti di funzionari pubblici ed esponenti di vertice di societa’ controllate o partecipate da Finmeccanica. I sequestri sono stati eseguiti a carico di due societa’: “Elsag Datamat Spa” e “Electron Srl”.
Per l’ex vice capo della polizia, Nicola Izzo, e il prefetto Giovanna Iurato, la Procura di Napoli ha chiesto l’interdizione dai pubblici uffici. Secondo l’accusa sarebbero coinvolti nella presunta turbativa d’asta per la fornitura di apparecchiature elettroniche al Cen (Centro Elettronico Nazionale), Izzo nella qualita’ di autorita’ di gestione dei fondi Pon sicurezza, mentre la Iurato in qualita’ di direttore dell’asse 1 dei fondi Pon sicurezza.
L’intercettazione: “Teniamo il porco per le orecchie”. ’In questo momento abbiamo il porco per le orecchie”. Così, alludendo alla possibilità assai concreta di aggiudicarsi appalti nel settore della sicurezza, si esprimeva Luigi De Simone, responsabile Elsag per la Campania, in una conversazione con Francesco Subbioni, amministratore delegato di Electron Italia. L’intercettazione è inserita nell’ordinanza emessa oggi nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli sugli appalti Finmeccanica. “Così noi – aggiunge – entriamo con i piedi nel piatto in modo ancora più pesante perché abbiamo il tempo di fargli capire un po’ noi cosa sappiamo fare” Secondo il gip, la conversazione dimostra “la visione unitaria del gruppo in relazione agli appalti relativi alla sicurezza”.