7 gennaio 2013 – Il picco dell’influenza arriverà a fine mese. Si prevede che questa settimana gli italiani contagiati saranno 250mila. Si raggiungerà la cifra di un milione di ammalati dall’inizio dell’epidemia. A fine stagione si stima un numero di malati tra i 4 e i 6 milioni. Le regioni con un livello di incidenza più alto sono Sardegna, Campania e Piemonte in cui si superano i 4 casi per mille assistiti.
I numeri dell’epidemia
La fascia d’età più colpita è quella tra zero e quattro anni: su mille assistiti una media di 8,31 piccoli pazienti sono stati contagiati. Tra i 5 e i 14 anni 4,47; dai 15 ai 64 anni 1,78. Mentre i meno colpiti risultano essere gli over 65 con 0,93 casi su mille assistiti. I dati raccolti dalla rete di sorveglianza Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità riferiscono fino a fine anno circa 140mila casi nella settimana fra Natale e Capodanno, per un totale di circa 735mila casi in tutto. Ma nell’ultima settimana si stimano circa 250 mila casi e altrettanti contagi sono previsti per questa settimana.
Perché aumentano i contagi
Determinante, per l’acutizzarsi dell’influenza, sarà la riapertura delle scuole e le temperature più rigide. Lo spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano : “Siamo ufficialmente arrivati all’inizio della salita dell’epidemia e sapevamo che le feste sarebbero state l’incubatore. Ora ci sono due variabili che potranno dare un ulteriore spinta all’aumento dei casi: l’avvio delle scuole e le temperature dei prossimi giorni. Il freddo soprattutto se prolungato, sarà determinante”.
Peserà anche la forte riduzione di persone che si sono vaccinate all’inizio dell’autunno a causa delle notizie sul blocco di alcuni lotti di vaccini anti-influenzali.