PEDAGGI AUTOSTRADE: NUOVA STANGATA DAL 2013 (AUMENTO MEDIO 3.9%)

autostrada29 dicembre 2012 – L’anno nuovo comincerà ancora una volta con una sorpresa amara per chi si è messo in viaggio in auto per le vacanze natalizie. Dalla mezzanotte del 31 dicembre scatteranno gli aumenti dei pedaggi sulle tratte autostradali della penisola.

E per il 2013 il costo medio si profila in crescita rispetto ai due anni precedenti: l’aumento sarà in media del 3,91%, contro il 3,3 per cento del 2011 e il 3,1 per cento del 2012.
Si tratta di una percentuale di sintesi, perchè il range degli aumenti è ampio a seconda della tratta considerata: si potranno avere incrementi inferiori all’1% fino a rincari tra il 10 e il 14% che saranno registrati sulle autostrade della Valle d’Aosta, complici le caratteristiche delle concessioni e del territorio. E con tutta probabilità anche le Autovie Venete potrebbero avere un incremento attorno al 13 per cento.

La convenzione che raggruppa il maggiore numero di tratte autostradali, tra cui la Milano-Roma-Napoli, fa capo ad Autostrade per l’Italia che quest’anno dovrebbe ottenere un incremento attorno al 3,55% (nel 2012 era stato 3,51%). Anche in questo caso si tratta di un aumento medio che riguarda 17 tratte incluse nella concessione principale di Aspi. Ci sono poi altre sei concessioni gestite da Autostrade per l’Italia attraverso società controllate che registrano aumenti a parte: Tangenziale di Napoli, Traforo del Monte Bianco, Autostrade Meridionali e Raccordo della Valle d’Aosta, quest’ultima una delle concessionarie valdostane che segnerà un incremento attorno al 14 per cento.

C’è poi una quota del 24% posseduta nell’Autostrada tirrenica che dovrebbe registrare un incremento tra il 4 e il 5 per cento. Va precisato, comunque, che fino a quando non ci saranno, firmati dal ministro per le Infrastrutture, i decreti che autorizzano gli incrementi si tratta di richieste di adeguamento avanzate dalle società concessionarie sulla base degli investimenti fatti. La firma in genere arriva a ridosso della fine dell’anno.

Tornando alle tratte della Valle d’Aosta va registrata una novità che potrebbe prendere forma già dal prossimo anno. Il raccordo della Valle d’Aosta, che fa capo ad Aspi, e la Sav (Torino-Aosta) avranno, seppure per ragioni diverse, i maggiori incrementi e con tutta probabilità questo avverrà ancora per qualche anno. Nel caso della Rav, ad esempio, si tratta di una delle ultime convenzioni approvate che presenta una durata della concessione più breve rispetto ad altre, attorno ai 20 anni, si vede riconosciuta una remunerazione del capitale del 4% circa (inferiore alla media che è attorno al 7%) e deve ammortizzare 1 miliardo di investimenti realizzati per buona parte per gallerie.

È per questo motivo che nei giorni scorsi il presidente della Regione, Augusto Rollandin, nelle sedi istituzionali ha parlato di un tavolo in corso con le due concessionarie e l’ente concedente per valutare misure che consentano di mitigare l’impatto degli aumenti tariffari sui residenti in Valle d’Aosta. La firma dei decreti ministeriali sui pedaggi potrebbe rivelare qualche sorpresa positiva per i Valdostani, con un progetto che potrebbe fare da apripista per altre concessionarie.

Tornando alla disamina degli adeguamenti, va osservato come le impennate degli aumenti fino a quasi il 20% non si registrano più. Era accaduto nel 2010 e nel 2011 in particolare per le concessionarie del gruppo Gavio, che avevano usufruito del riequilibrio dei piani finanziari. L’effetto era stato che nel 2011 la Sav aveva raggiunto incrementi del 18,95%, mentre nel 2010 le tratte della A4 Torino-Milano avevano segnato picchi tra il 15 e il 16 per cento. L’impatto del riequilibrio ora è meno forte: le due tratte della A4 dovrebbero segnare incrementi attorno al 6 per cento.

Articolo da ilSole24ore.it