E’ Torino la città più attenta alla mobilità sostenibile. La peggiore tra le 50 città prese in considerazione è L’Aquila, preceduta da Catanzaro e Reggio Calabria. E’ quanto emerge dal sesto rapporto presentato da Euromobility, dal titolo “Osservatorio sulla mobilità sostenibile in Italia. Indagine sulle principali 50 città, edizione 2012”.
I parametri per poter definire una città “eco-mobile” sono basati sul servizio offerto dal trasporto pubblico e sulla presenza di offerte per il bike-sharing e per il car-sharing. Viene anche preso in considerazione il tasso di mortalità lungo le strade e la maggior quota di automobili ad impatto ambientale contenuto. |
Si è inoltre tenuto conto della presenza di piste ciclabili, di zone a traffico limitato e di aree pedonali, oltre che dell’effettiva offerta di mezzi di locomozione prevista dal trasporto pubblico. Dall’insieme di tali aspetti è stato valutato lo stato di salute delle città dal punto di vista della mobilità sostenibile. A tale proposito, L’Aquila spicca anche per essere tra le 7 città su 50 a non avere neanche una pista ciclabile. Attraverso il rapporto 20120 il presidente di Euromobility, Riccardo Canesi, ha colto l’occasione per sollecitare le amministrazioni “ad un maggiore impegno sul piano culturale e a dimostrare più coraggio e determinazione nelle scelte, per far sì che la bicicletta possa davvero diventare uno strumento sempre più diffuso e un mezzo scelto quotidianamente da un maggior numero di cittadini per muoversi in città”. |
Scarica il Rapporto Euromobility 2012