Asl a domicilio per 1.200 famiglie del Cratere aquilano, chiamate ad assistere membri del proprio nucleo – nella quasi totalita’ anziani, persone con gravi patologie o malati terminali – e che hanno accumulato forti carichi di stress per l’odissea subita a causa del sisma, legata ai continui cambiamenti di alloggio (tende, Map e altre sistemazioni).
Da Lunedi’ scorso, 3 dicembre, e per un anno, questi nuclei familiari – che nel Cratere corrispondono a circa 23.000 persone – potranno giovarsi (gratuitamente) dell’importante novita’: nell’assistenza domiciliare, oltre a medico e infermiere, gia’ garantiti dalla Asl, avranno (se necessario) anche lo psicologo a casa.
Un sostegno di grande rilevanza per famiglie sottoposte a una forte pressione psicologica dovuta alla necessita’ di assistere un proprio familiare in condizioni logistiche spesso molto difficili. Un progetto avviato e attuato anche e soprattutto grazie alla sensibilita’ del manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, che l’ha subito recepito e sostenuto. In sostanza, viene fortemente potenziata l’attivita’ del Distretto sanitario della Asl su Adi (assistenza domiciliare), Adp (programmata) e Rsa. L’iniziativa, chiamata ‘Radici’, attuata per iniziativa della Asl n. 1 e dalla Croce Rossa (che l’ha finanziata, con fondi esclusivamente destinati alle famiglie del Cratere) e’ stata presentata il 3 dicembre scorso all’ospedale San Salvatore di L’Aquila, alla presenza, per la Asl, del dr. Emanuele Legge, curatore del corso di formazione professionale dell’equipe che sosterra’ |
le famiglie bisognose, del direttore del Distretto sanitario di L’Aquila, Luigi Giacco, del direttore delle cure primarie, Luigi Scoccia, dell’assistente sociale, Colomba Ciampa, e del dott. Pierluigi Acitelli, responsabile Rsa. Per la Croce Rossa c’erano Maria Teresa Letta e Carla Lettere, rispettivamente Commissario regionale e locale dell’associazione di soccorso.
Per tre giorni, dal 3 al 6 Dicembre scorsi, si e’ tenuto un intenso corso di formazione professionale, nella sala Dal Brollo dell’ospedale San Salvatore, per formare i 43 operatori (oltre agli psicologi, logopedisti, fisioterapisti, ingegneri per l’informatica), pronti ad attivarsi, quando vi sono le condizioni per il sostegno, per i nuclei familiari in difficolta’, (causa stress post sisma) non solo per il Cratere ma per tutto il territorio provinciale della Asl n.1. 19, dei 43 operatori che hanno partecipato al corso di formazione, diretto dal dr. Legge, lavoreranno nella zona del Cratere aquilano, gli altri nei comprensori di Avezzano e Sulmona.
Gli psicologi a disposizione delle famiglie (1.200 solo nell’aquilano, equivalenti a circa 23.000 persone) sono complessivamente 12: 8 della Asl e altri 4 della Croce Rossa che, come detto, ha finanziato il progetto, con fondi esclusivamente indirizzati alle popolazioni del Cratere, duramente colpite dal sisma del 6 aprile. La Asl, oltre ad 8 psicologi, ha assunto 2 fisioterapisti, 1 logopedista, 1 ingegnere (per l’informatizzazione dell’attivita’) e 1 un amministrativo.
La Croce Rossa, oltre ai 4 psicologi, ha assunto un educatore, figura che integra l’equipe che si occupera’ del supporto alle famiglie. Il primo anello della catena, alla base dell’intervento dello psicologo a domicilio, sara’ il medico di famiglia che, in caso di necessita’, avviera’ tutto l’iter con una richiesta al Pua (punto unico di accesso del Distretto sanitario) che individuera’ non solo le famiglie a cui indirizzare l’aiuto ma anche il tipo di intervento da assicurare: valutazione effettuata da un pool di piu’ specialisti Asl del Distretto sanitario, chiamata Unita’ multidimensionale, composta da neurologi, geriatri ecc.. 4 i settori di intervento: anziani e disabili; malati oncologici; Adi, adp e Rsa; ambulatorio di psicologia del distretto sanitario (alla quale di accede con normale ticket). |