TERREMOTO: LA RICOSTRUZIONE A L’AQUILA NEL MIRINO DELLA ‘NDRANGHETA

8 novembre 2012 – Erano pronti a mettere le mani su piu’ di quindici appalti della ricostruzione privata del post-terremoto a L’Aquila. I lavori di ricostruzione e la realizzazione della fibra ottica a Roma erano due degli ‘affari’ a cui la cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso-Tripodi di Vibo Valentia guardava con molto interesse.

Questo e’ quanto sta emergendo dall’inchiesta della Dda di Catanzaro su intrecci tra massoneria e la’ndrangheta. Per oltre quattro ore stamane il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, ha sentito uno degli indagati dell’inchiesta, Francesco Comerci, di 37 anni, titolare della società Edil Sud, riconducibile secondo gli inquirenti alla cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso-Tripodi.

Ma il cuore dell’inchiesta della Dda di Catanzaro, è rappresentato, inoltre, dagli intrecci della loggia massonica fondata da Coraci con il mondo della politica e dell’imprenditoria e con la ‘ndrangheta. Agli atti dell’inchiesta c’é anche il tentativo da parte della loggia massonica di infiltrarsi nei consigli di amministrazione di alcuni enti e società pubbliche tra cui Finmeccanica e Poste Italiane.