L’Aquila, 29 ottobre 2012 – E’ accusato di omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi, Giovanni Cricelli di 42 anni di Reggio Calabria, responsabile dell’omicidio del sudanese avvenuto ieri al Parco degli Acquedotti a Roma.
A firmare il fermo del presunto omicida e’ stato il sostituto procuratore presso la Repubblica dell’Aquila, Simonetta Ciccarelli che ha disposto per l’uomo il trasferimento nel super carcere dell’Aquila, in attesa del suo trasferimento a Roma.
L’arrestato ha raccontato agli agenti della Prima sezione Criminalita’ Organizzata della Squadra mobile dell’Aquila, di aver vagato in auto insieme al figlio diciassettenne, per l’Aquila e di aver dormito sempre in auto nei pressi della Questura, prima di decidere di consegnarsi alla giustizia. Il figlio minore e’ stato affidato ad un fratello del presunto omicida che ha consegnato agli investigatori l’arma utilizzata per uccidere il sudanese. Si tratta di una pistola con la matricola abrasa e modificata.
Gli agenti della Mobile dell’Aquila hanno sequestrato gli indumenti che l’uomo indossava al momento dell’uccisione dell’extracomunitario. Agli investigatori, il calabrese ha raccontato di aver notato il sudanese avere con se l’arma e da li’ sarebbe nata una breve colluttazione per impedirne l’uso nel corso della quale sarebbero partiti accidentalmente i tre colpi che hanno ferito mortalmente il sudanese. Una versione che non coincide con quella fornita da altri due testimoni di Roma, presenti nel Parco. (AGI)