L’Abruzzo, regione verde d’Europa, rischia di perdere una delle più importanti tessere del suo mosaico naturale e produttivo.
Proprio quando la Regione vara il suo nuovo “claim” promozionale “Naturalmente tuo” potrebbe accadere qualcosa di drammaticamente unico a livello mondiale: la chiusura dei Parchi Nazionali.
Oggi il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, insieme agli altri 23 Parchi Nazionali, è stato incluso nella Spending Review, con un taglio al personale del 10%, che arriva dopo altri 3 tagli sui dipendenti negli ultimi anni, che si aggiungono alla drastica riduzione di fondi ordinari per la gestione del territorio.
Tali provvedimenti stanno minando le funzioni essenziali del Parco. Con quest’ultima norma, poi, è a rischio la sopravvivenza stessa dell’Area Protetta, che rischia di non adempiere neanche alle funzioni proprie previste dalla Legge 394/91 (Legge quadro sui Parchi) e a garantire l’invarianza di servizi forniti, contraddicendo quanto riportato nel titolo stesso della Legge. La dotazione organica dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è oggi di 34 dipendenti. Si tratta di personale altamente qualificato e motivato, che lavora a stretto contatto con numerosi soggetti economici impegnati in agricoltura, zootecnia, nell’artigianato, nell’educazione ambientale, nel turismo. Personale dedito alla ricerca scientifica, al contrasto dell’abusivismo edilizio, alla prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, alla gestione di centri visita e strutture culturali e naturalistiche. |
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