9 ottobre 2012 – Ricordate? Due euro per ciascun messaggio al numero 45500, dal 29 maggio al 10 luglio. Circa 15 milioni raccolti, ma ad oggi nemmeno un euro è stato devoluto ai terremotati, nonostante l’urgenza della ricostruzione.
Al Corriere.it è lo stesso Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, a confermarlo. «Purtroppo l’iter non si può comprimere più di tanto, se si vuole assicurare trasparenza. Innanzitutto una precisazione sulla cifra – spiega un tecnico – I 15 milioni non sono versamenti ma promesse di versamento. La differenza è sottile ma decisiva. Nel senso che i vari gestori (Tim, Vodafone, Wind eccetera) prima di versare alla Tesoreria dello Stato l’importo corrispondente agli sms, devono effettivamente incassare la cifra. Io posso anche inviare un messaggio ma se poi per qualche ragione non lo pago, il gestore non versa».
Al momento nelle casse di Bankitalia sono depositati per l’Emilia poco più di 7 milioni di euro, nemmeno la metà di quelli ipotizzati.
«Ritengo però che questa procedura – rassicura Gabrielli – anche temporalmente differita, garantisca scelte ponderate e ragionate sulle reali esigenze del territorio».
Riguardo l’utilizzo finale degli SMS, queste le percentuali previste per le regioni interessate: Emilia 95%, Lombardia 4,5% e Veneto 0,5%