I nuovi dati di 10 regioni: la tua scuola è in zona sismica? È stata controllata? Continua la campagna #scuolesicure.
di Guido Romeo, da Wired.it – Oggi mettiamo online i dati di oltre 40mila scuole, collocate in zone ad alto rischio sismico e non di dieci regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. La mappa che presentiamo è inedita. Nessuno finora aveva mappato quali scuole italiane sono state verificate per il rischio sismico. Il lavoro che abbiamo cominciato a Wired è però solo agli inizi. Resta ancora molto da fare, sia sul fronte delle verifiche sulla sicurezza sismica delle scuole, sia su quello della trasparenza dei loro esiti, ma sappiamo che, tra le scuole in zone a rischio, appena una su dieci è stata controllata e di moltissime non si conoscono nemmeno gli esiti delle perizie. Solo Lazio e Abruzzo, infatti, hanno finora pubblicato gli esiti delle verifiche sulle scuole, come abbiamo spiegato in quello che ormai è un piccolo dossier sul tema. Nelle prossime settimane pubblicheremo anche i dati relativi ad altre Regioni e ai nuovi dati che stiamo ottenendo dalle amministrazioni.
L’inchiesta di Wired ha finora ricostruito l’ubicazione e i costi (li presenteremo a breve) delle verifiche fatte su poco più di 1.800 scuole tra le 40mila che pubblichiamo oggi. In tutta Italia ce ne risultano meno di 3mila. Sono una goccia nel mare se pensiamo che, nel complesso, nella nostra penisola ci sono oltre 50mila edifici scolastici e molti, inevitabilmente in aree ad altissimo rischio sismico. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha indicato nei documenti pubblicati online che almeno 4.479 edifici hanno effettuato verifiche sismiche, ma che sono più di 13mila quelli in zone ad alto rischio (classificate 1 e 2).
Stiamo cercando quelli che mancano ancora alla nostra mappa. Intanto, queste condizioni di difficoltà non sono ignorate da chi frequenta le scuole. Il recente rapporto di Cittadinanzattiva sulla percezione del rischio sismico mostra infatti che almeno il 20 per cento degli edifici è percepito come poco sicuro da chi li frequenta.
La mappa di #scuolesicure crescerà ancora nelle prossime settimane, aggiungendo scuole, dati sulle verifiche, storie di singole scuole e approfondimenti sulla spesa pubblica che stiamo raccogliendo. Molti genitori, ma anche insegnanti ed ex-studenti ci hanno contattato con commenti da tutta Italia e li ringraziamo.
Chi vuole aiutarci a migliorare la mappa di #scuolesicure con segnalazioni o correzioni (siamo inevitabilmente in una perenne versione beta) può scrivere a school@wired.it o seguire le indicazioni per inviarci informazioni.
Guido Romeo, da Wired.it
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