TERREMOTO, PROCESSO GRANDI RISCHI: PM, PER QUELLE FRASI LA GENTE E’ MORTA

L’Aquila, 24 settembre 2012 – “Nel 1995 l’imputato Boschi aveva previsto con probabilita’ 1, quindi con certezza, una scossa 5.9 nel ventennio successivo in questa zona. Informazione non fornita nella riunione, non al pubblico ma agli altri componenti Cgr. Informazione incompleta, carente e ingannatoria e’ stata percio’ definire improbabile forti terremoti e non fare menzione di questo studio”.

Lo ha detto il pm Fabio Picuti nel corso della requisitoria, parlando dei contenuti del verbale della Commissione Grandi Rischi, secondo il magistrato “ricco” di incongruenze, sottovalutazioni. “Quanto a un’altra frase del verbale – ha aggiunto – in cui si afferma ‘c’e’ da attendersi danni alle strutture’,la stessa dimostra un’analisi del rischio contraddittoria e carente.

La teste Lorella Salvatori l’ha interpretata come riferita al passato mentre il vice prefetto Braga l’ha riferita a un possibile scenario di evento, una previsione del futuro. Nessuno degli altri imputati ha chiesto chiarimenti”. Poi ancora un esempio su quanto affermato da Boschi: “Boschi ha detto – ha riferito in aula sempre Picuti – ‘escluderei scosse’ e nessuno si e’ alzato in piedi a contestare. Una frase improvvida e smentita dai fatti. Per via di quella frase la gente e’ morta, ecco il giudizio di colpa, prevedibilita’ ed evitabilita’“.

ANALISI COLPOSAMENTE INGANNATORIA
“Quando sono venuti all’Aquila, gli imputati hanno proceduto ad analisi carente, inidonea, inadeguata e colposamente ingannatoria perche’ leggendo il verbale troviamo una serie di affermazioni banali, autocontradditorie, inutili e fuorvianti”. Lo ha detto nel corso della requisitoria il pubblico ministero Fabio Picuti. Parlando infatti dell’affermazione del presidente vicario dell’organo Franco Barberi, sostanzialmente “la sequenza sismica non e’ un precursore” di una forte scossa, il pm ha fatto notare che e’ contraddittoria rispetto a studi e posizioni di altri imputati che erano presenti.

“Nessuno che abbia detto mitighiamo questa frase, il professor Dolce non replica nulla – ha aggiunto Picuti – Questa fu la riunione del 31 marzo della commissione Grandi rischi! E’ solo il primo esempio di analisi carente, idonea inadeguata e colposamente ingannatoria, ce ne sono plurimi. E io glieli passero’ in rassegna tutti, giudice. Se non mi leva la parola”, ha concluso ironicamente”.