L’Aquila, 6 settembre 2012 – Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un video sulla fuga degli ambulanti dal mercato di Piazza d’Armi.
Abbiamo voluto verificare di persona quali fossero le attuali condizioni del mercato, e le prospettive future.
Ne abbiamo parlato con Alberto Capretti, Presidente Confcommercio-FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti).
“Non c’è nessuna fuga degli ambulanti” – assicura Capretti – “il mercato di Piazza d’Armi è una risorsa per molte piccole imprese che spesso più di altre hanno sofferto il post-terremoto e la crisi economica attuale.
Ci sono margini di miglioramento sui quali stiamo lavorando con il Comune dell’Aquila. A partire dalla viabilità, che con il ripristino del doppio senso in Viale Corrado IV faciliterà l’ingresso e l’uscita al mercato, a una zona nuova per i parcheggi, e con un servizio di Navette (dovrebbero chiamarsi MercaBus) che dalla periferia e alcuni progetti C.A.S.E. saranno a disposizione dei clienti del mercato, con impegno già preso dal Direttore dell’AMA, Ing. Angelo De Angelis”.
I SERVIZI
“Oltre ai servizi igienici già presenti, e con regolare pulizia quotidiana” – continua Capretti – “è in corso di definizione con il Comune (Ass. Marco Fanfani), un appalto per la collocazione in una zona centrale del mercato di un Bar con apposito gazebo, e la collocazione di panchine e uno spazio giochi per bambini. Perché il mercato deve tornare ad essere quel luogo di incontro e socialità che c’era in Piazza Duomo”.
Nessuna fuga degli ambulanti, quindi, come conferma anche Valter Durante, che dopo la ricollocazione provvisoria nel post-terremoto (c/o Trony) ha visto solo nell’attuale mercato un rinizio vero dell’attività commerciale. “Nei giorni peggiori riusciamo ad incassare quello che mediamente si incassava prima nei giorni migliori, anche se sentiamo molto la congiuntura economica negativa, e il mercato è in una fase di avvio e rodaggio”
GLI AFFITTI E LE AZIONI DEL COMUNE
Gli ambulanti dovrebbero pagare circa 1.300€ l’anno per una piazzola di 40mq. Sono 75 le piazzole assegnate, la maggior parte a chi ne era assegnatario in Piazza Duomo, e potrebbero arrivare anche a 100. Per alcune piazzole sono state riconsegnate le licenze che saranno riassegnate a breve.
Diverso il caso dei cosiddetti “spuntisti”, ambulanti senza licenza e che possono collocarsi sulle piazzole lasciate libere, con conseguenti costi minori.
“Il comune esegue regolarmente delle verifiche sull’utilizzo delle piazzole assegnate” – racconta ancora Capretti – “e la revoca può essere eseguita nel caso di un’assenza di 120 giorni (anche non consecutivi) nell’arco solare.”
Nessuna revoca immediata quindi da parte del Comune, nel caso di assenza anche per più giorni da parte di un ambulante.
LE NOSTRE IMPRESSIONI
Sul mercato di Piazza D’Armi si è parlato molto, si è speso molto, e oggi si trova ancora in una fase di avvio che richiede molta attenzione, in primis da parte del Comune.
Un mercato, specie in una città che sta vivendo un post-terremoto, deve essere anche un luogo di incontro e supporto alle relazioni sociali. Ben vengano, anzi non si capisce perché ancora non vi siano, navette, zone di verde, panchine, bar, spazi gioco per bambini e ragazzi. Non è poi così difficile trasformare uno spazio vuoto e senz’anima in un efficace luogo di aggregazione, usufruibile liberamente anche nei giorni e orari di chiusura del mercato.
Non serve molto, non sono necessari centinaia di migliaia di euro da assegnare ai soliti che battono alla porta.
Serve un pò di immaginazione, maggiore attenzione ai bisogni reali della città, e un minimo di intelligenza predittiva, fino ad oggi sovente mancata all’amministrazione pubblica.
E presto, bisogna fare presto. Perché di tempo ne è passato già troppo.
Red/6aprile.it