L’Aquila, 6 settembre 2012 – E’ notizia fresca. L’arresto di un imprenditore, 43 indagati tra amministratori, tecnici e proprietari.
E ora tremano quelli che se non il 6 aprile, dopo poco già ridevano e si sfregavano le mani per i soldi che avrebbero fatto a palate.
Tremano quelli che, se hai da guadagnare già tanto (come tecnici e amministratori di condominio) “Dai retta a me che un terremoto non capita mica ogni giorno!”
E tremano quelli che “Ti dò l’appalto se tu…ci siamo capiti no! Chissene frega se fai il lavoro, tu fattura e poi famo”.
Tremano in tanti. Perché il compianto Rossini, e lo staff giudiziario e di investigazioni al suo seguito, ha faticato non poco a definire e portare avanti i vari processi per i crolli, e a controllare il più possibile le infiltrazioni criminali negli appalti della ricostruzione. Ma le indagini possono andare ben oltre.
Tremano in tanti, perché forse hanno capito che gli accertamenti possono arrivare a colpire più in basso, non vanno solo alla ricerca dei malavitosi acclarati, dei prestanome, dei grandi pesci.
E che nella pancia di un grande pesce, se guardi bene, ne trovi tanti piccoli che si sono fatti risucchiare nel vortice dei guadagni e compromessi facili.
Si, a L’Aquila, ora, tremano in tanti.
E noi, lasciamoli tremare in pace.
Red/6aprile.it