L’Aquila, 1 settembre 2012 – Riceviamo e pubblichiamo una lettera di risposta all’articolo “Che brutta razza gli aquilani!” Red/6aprile.it.
Salve, sono una giovane cittadina aquilana e come tale ho desiderio di commentare l’articolo pubblicato da questo sito dal titolo ‘Che brutta razza gli aquilani’.
Personalmente ritengo inaccettabile il fatto che proprio un aquilano riesca a mettere in evidenza gli aspetti negativi della nostra città senza fare riferimento a ciò che rende questo territorio uno dei posti più belli dove vivere: parla di politica, di mancanza di lavoro, ma pensa che al di fuori di queste ‘4 mura terremotate’ (come lui le definisce) la situazione sia tanto diversa?
E’ l’Italia e il Mondo intero che stanno vivendo una situazione di crisi, a L’Aquila il terremoto ha amplificato la gravità della crisi ma mi sento di dire che tanti cittadini si sono messi ancora una volta in gioco, almeno provando ad avere una seconda possibilità nell’era post-sisma.
Altri hanno preferito abbandonare il territorio perchè è facile andare altrove per ricostruire la propria vita, o forse perchè hanno realmente trovato difficoltà nel garantire la sopravvivenza della propria famiglia in città, ma le nostre radici sono quì, quì abbiamo tutto da rifare e serve tanta determinazione e coraggio per far comprendere anche alla nostra classe politica (e in questo mi trova d’accordo) che TUTTI abbiamo diritto ad un lavoro serio e retribuito in QUESTO territorio perchè è quì che vogliamo dare un futuro ai nostri figli e le risorse, sono certa, ci sono, basta solo valorizzarle. Poi non lamentianoci sempre della politica: siamo noi che a questi uomini diamo potere, se non siete d’accordo basta non votarli e invece…. quanto ci fa comodo quel voto eh?!
Abusivismo? In Italia è la regola. Cementificazioni selvagge? io vedo solo graziose strutture in legno che rendono il paesaggio gradevole alla vista. Viabilità da steppa siberiana? Diamoci un pò di tempo, la situazione sta migliorando. Infrastrutture da terzo mondo? Ma Lei ci è mai stato nel Terzo Mondo? Io tutto questo immobilismo proprio non lo vedo, piano piano qualcosa si sta muovendo.
Tuttavia mi sento di confermare in pieno la critica a chi è sempre pronto a guardare con diffidenza ogni nuova iniziativa, non è certo un atteggiamento negativo che porta a qualcosa di positivo, bisogna dare fiducia, soprattutto ai giovani che sono la vera forza di una società! Inoltre non so quanto i sulmonesi, i marsicani, i teatini, i teramani e i pescaresi si possano sentire lusingati dalle parole dell’Anonimo Aquilano: lavorano? Lavoriamo anche noi, ci danno lavoro?
Le posso garantire che in questo territorio tanti giovani laureati italiani hanno trovato il modo per iniziare la loro carriera nel mondo del lavoro e tanti restano con molto piacere dal momento che L’Aquila è una città che ha tutto ciò che serve per vivere bene: non c’è un il tasso elevato di delinquenza tipico delle grandi città, ha servizi (ammetto che a volte c’è quache carenza..), è vicina alla capitale, ha un clima perfetto: freddo d’inverno è vero, ma non umido (perchè non va nelle zone di mare con una tempetura prossima allo zero? si accorgerà che è molto meglio il freddo gelido aquilano!!)
E l’estate, un paradiso! e poi una storia e un valore culturale che caratterizzano il nostro modo di vivere e che dobbiamo cercare di conservare per il futuro.
E poi: siamo nel 2012, ancora questa differenza tra territori? Ognuno ha le proprie risorse, invece di criticare cerchiamo di puntare su ciò che può migliorare la nostra vita in termini economici ma anche umani e non aspettiamo che siano gli altri (classe politica, ‘latifondisti sempre attenti a preservare i propri interessi’ ecc.) a mettersi in gioco ma ricostruiamo ciò che con tanto dolore, amarezza e rabbia ci ha portato via la notte del 6 aprile 2009.
Sono aquilana, voglio vivere a L’Aquila e credo nella forza di questa città!
Quindi sì….VIVA L’AQUILA!!!