TERREMOTO L’AQUILA: CHIODI E CIALENTE FIRMANO, MA SULLE CIFRE “DANNO I NUMERI”

L’Aquila, 31 agosto 2012 – Alla fine arrivarono le firme con tanto di sorrisi e abbracci fra Gianni Chiodi e Massimo Cialente. Ma leggendo i comunicati del comune e della struttura commissariale, gli importi finanziati non tornano.

IL COMUNICATO DEL COMUNE DELL’AQUILA
È stata firmata questo pomeriggio dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi l’intesa sul piano di ricostruzione per la città dell’Aquila e per le frazioni.

Il piano, che ricomprende al suo interno anche quelli delle frazioni di Onna e di Tempera, ha un importo finanziario complessivo di 4 miliardi 454 milioni 919mila euro per la città capoluogo e di 2 miliardi 70 milioni 863mila euro per le frazioni.

“In queste somme – ha spiegato l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano – sono compresi 90 milioni per la città dell’Aquila e 80 milioni per le frazioni da destinare a importi aggiuntivi nel caso in cui gli edifici da ricostruire, o da riparare, si trovino in una zona geologicamente caratterizzata da amplificazione sismica, allo scopo di garantire la sicurezza sismica dei fabbricati”.

“Ulteriori contributi maggiorati saranno previsti, a norma di legge, sulla base della valenza paesaggistica – ha proseguito – Con la Provincia dell’Aquila firmeremo nei prossimi giorni gli accordi di programma per le procedure urbanistiche, facendo seguito alle indicazioni contenute nella legge appena entrata in vigore”.

Di Stefano ha ringraziato “per la loro opera fattiva e preziosa il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e il capo dipartimento del suo dicastero, ingegner Aldo Mancurti e il suo staff, con i quali abbiamo collaborato in maniera stretta e proficua. Oggi si chiude una fase che è stata lunga e complessa”.

“Mi auguro che ora si apra quella, decisiva, della valutazione dei progetti e auspico che la filiera Cineas, Fintecna, Reluis nell’immediato, e gli uffici speciali successivamente, procedano speditamente nell’esame delle pratiche – ha concluso – Grande importanza, infine, nell’immediato futuro avranno, naturalmente, i decreti semplificativi, che dovranno assicurare procedure snelle e veloci”.

“Finalmente giunge a conclusione il processo di redazione dell’intesa sul piano di ricostruzione della città dell’Aquila, equivalente a circa la metà dell’intero ‘cratere’ sismico sia per dimensioni che per impegno finanziario – ha evidenziato il sindaco Cialente – Un grande lavoro, portato avanti investendo un minimo di risorse, per il quale devo ringraziare l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano e tutte le strutture comunali guidate dall’architetto Chiara Santoro”.

“Da questo momento – ha proseguito il primo cittadino – si può finalmente partire, senza più gli ostacoli, veri o pretestuosi, che hanno rallentato la nostra ricostruzione. Con l’aiuto fondamentale del governo, che dovrà al più presto assicurare le risorse per la ricostruzione degli edifici pubblici e privati dei centri storici, e, soprattutto, mettendoci nelle condizioni di accelerare l’approvazione dei progetti, possiamo partire riguadagnando il tempo perduto”.

“Questo è imperativo, perché la nostra missione, la missione di tutti noi aquilani, è che la ricostruzione sia fatta da noi, bene e velocemente”, ha concluso.

IL COMUNICATO DELLA STRUTTURA COMMISSARIALE
“Il piano di ricostruzione dell’Aquila e delle sue frazioni è giunto finalmente all’intesa: questo è il segnale più importante che decreta, contestualmente alla fine dello stato di emergenza e della fase di avvio della ricostruzione, la possibilità concreta di ricostruire questa città”.

Lo ha detto il commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, durante la sottoscrizione dell’intesa avvenuta oggi a palazzo Silone.

Attraverso un costruttivo confronto delle autorità competenti, particolarmente intenso dalla fine dello scorso maggio, è stato possibile avviare un proficuo processo di concertazione tra l’amministrazione comunale, le strutture commissariali e gli enti locali, e giungere, concordemente, alla firma dell’intesa.

L’istruttoria, volta a definire i profili di congruità e di eleggibilità degli importi contenuti all’interno dei quadri tecnico economici relativi ai piano del capoluogo e di tutte le frazioni del Comune dell’Aquila, ha ritenuto ammissibile a finanziamento un importo di 5,5 miliardi di euro.

CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO

In particolare, per gli interventi del piano del centro storico del capoluogo si ritiene ammissibile a finanziamento un importo programmatico pari a 3,6 miliardi di euro, suddiviso tra l’edilizia privata per 3,15 miliardi, l’edilizia pubblica e per il culto per circa 263,7 milioni e, infine, le reti e spazi pubblici per 104,15 milioni.

A questa previsione si aggiungono 104,1 milioni per quelli che sono stati definiti dall’amministrazione “Progetti strategici di iniziativa pubblica”.

Altri 650 milioni potranno essere accordati in seguito agli approfondimenti richiesti all’amministrazione e da valutare da parte dei soggetti competenti.

FRAZIONI DEL COMUNE DELL’AQUILA

Per gli interventi dei piani delle frazioni si ritiene ammissibile a finanziamento un importo programmatico pari a 1,9 miliardi di euro, suddiviso tra l’edilizia privata per 1,57 miliardi, l’edilizia pubblica e per il culto per circa 135 milioni e, infine, le reti e gli spazi pubblici per 231 milioni.

Sono ricomprese in questo importo le somme relative al piano di Onna pari a 76 milioni, suddivise tra i 72 per l’edilizia privata e i 4 per gli interventi sulle reti e gli spazi pubblici.

“Considerata l’indifferibilità della ricostruzione del centro storico dell’Aquila – ha detto Chiodi – tenendo conto dell’opportunità e dell’obbligo politico e sociale di cui i soggetti istituzionali impegnati in questi anni, fra innumerevoli difficoltà, nella ricostruzione della città dell’Aquila, si sono fatti carico, mi auguro che l’ormai prossimo passaggio alla gestione ordinaria della ricostruzione non produca ritardi nell’attuazione degli interventi e non comprometta la continuità delle azioni finora poste in essere”.