L’Aquila, 27 agosto 2012 – E’ interesse della città e del territorio tutto del cratere che le migliori professionalità lavorino al difficile processo di ricostruzione.
Questo deve essere l’unico obiettivo da perseguire.
Sicuramente l’esperienza di chi ha già acquisito competenze nel proprio profilo professionale in questi ultimi tre anni non deve andare dispersa.
Le questioni appaiono due:
1) Chi debba accedere alla riserva del 50%
2) Chi eventualmente non debba sostenere la preselezione.
Rispetto al primo punto riteniamo che tutti quelli che hanno lavorato per la ricostruzione, senza alcuna distinzione, debbano accedere alla riserva di posti. Naturalmente, per accedere a detta riserva, il ruolo dell’esperienza maturata dovrà coincidere con il ruolo per il quale si andrà a concorrere.
Per il secondo punto crediamo sia giusto che la preselezione non debba essere sostenuta da tutte quelle persone che, sull’intero territorio nazionale, abbiano già sostenuto e vinto un concorso pubblico per titoli ed esami, naturalmente attinente al ruolo da ricoprire.
Infine auspichiamo che tra tutte le figure professionali che saranno assunte nel territorio del cratere attraverso questo concorso, possano trovare posto anche figure da destinare al sociale poiché la ricostruzione ha bisogno anche di una ricomposizione del tessuto sociale.
Fabio Cortelli (L’Aquila oggi)
Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila)
Vincenzo Vittorini (L’Aquila che vogliamo)