L’Aquila, 9 luglio 2012 – ”Abbiamo perso dai 35 ai 50 milioni di euro su versamenti di imprese che operano nel campo dell’edilizia e che hanno lavorato in Abruzzo ma che, erroneamente, hanno versato l’Irap in base al proprio volume d’affari, nelle regioni in cui hanno la sede legale e non in quella in cui il reddito e’ stato prodotto.
Di questo ho gia’ informato i vertici dell’Agenzia dele Entrate”. L’annuncio che suona come un campanello d’allarme e’ del Presidente della regione, Gianni Chiodi che, stamattina, ha evidenziato la necessita’ di recuperare le somme in questione che altrimenti, se fossero state versate in Abruzzo avrebbero ”contribuito a sostenere politiche di sviluppo regionali”.
”Dalle mie verifiche personali – ha detto il Presidente – sufficientemente significative pero’, mi risulta che moltissime imprese che hanno lavorato all’Aquila e negli altri centri del cratere hanno versato l’Irap fuori regione e non in Abruzzo dove avrebbero dovuto. E’ necessario subito recuperare i soldi e prevedere espressamente nei prossimi contratti, per la ricostruzione pubblica e privata, che l’Irap venga versata in Abruzzo pena il pagamento di una penale che sia piu’ alta di quella prevista ora proprio per scoraggiare possibili tentativi”.