A seguito delle scosse di terremoto che da maggio si verificano con cadenza quasi giornaliera in Emilia, anche il miglior amico dell’uomo sta offrendo il proprio disinteressato contributo per la salvezza dei terremotati.
Si tratta, in alcuni casi, di veri e propri cani-eroi che lavorano a fianco del loro istruttore seguendone le indicazioni per aiutare a ritrovare i dispersi sotto le macerie. In particolare, in alcuni dei comuni più colpiti dal sisma questi animali hanno salvato la vita a diverse persone.
Addestrati dalla Protezione Civile, dal Soccorso Alpino e dalla Croce Rossa, questi cani sono capaci di fiutare una persona dispersa sotto cumuli di neve, di macerie o nei boschi. Sanno scavare tra i detriti e trascinare le vittime in modo sicuro per metterle in salvo.
Per le loro straordinarie capacità sono quindi adottati in varie situazioni di emergenza, tra cui il terremoto dell’Aquila, i soccorsi dei naufraghi della Costa Concordia e il recentissimo (che purtroppo sta ancora continuando) sisma che ha investito l’Emilia Romagna. In particolare alcune unità cinofile sono state da subito impiegate dopo la prima grave scossa del 20 maggio nei comuni più colpiti (Medolla e Cavezzo), dove il terremoto ha fatto crollare palazzi e capannoni e numerose sono state le piccole vittorie di questi fantastici eroi a quattro zampe: alcune persone sono state individuate ed estratte vive dalle macerie grazie al fiuto dei cani addestrati. Ma per arrivare ad essere impiegato in queste emergenze ed ottenere il brevetto, sia il cane che il suo addestratore devono superare un periodo di addestramento piuttosto impegnativo. E anche dopo, si deve mantenere nel tempo lo stesso tipo di preparazione. I cani sono addestrati a riconoscere e selezionare vari odori. Così il il nostro amico sarà in grado, una volta isolato e memorizzato l’odore da cercare (gli si fà annusare un indumento della vittima) di riconoscere e rintracciare il disperso. Nel caso di persone sepolte sotto le macerie per un terremoto, ma anche per frane o crolli, l’aiuto delle unità cinofile è fondamentale e in alcuni casi pèiù efficace della tenologia stessa. Questi animali sono in grado di rilevare la presenza di persone grazie ad una lunga serie di prove fatte in campi di addestramento, dove sono stati allestiti ad hoc dei nascondigli, dei cunicoli e delle macerie, con livelli di difficoltà crescente. Fondamentale in questo è la figura dell’addestratore che è poi la persona che fa anche coppia fissa con il cane nei momenti di soccorso vero e proprio. Ad ulteriore testimonianza dell’opera prestata dalle unità cinofile, circola sul web una foto che ritrae i nostri valorosi amici a quattro zampe mentre riposano dopo le fatiche della giornata! Spesso la foto è accompagnata da questa significativa didascalia, che vi riportiamo testualmente: “Loro erano lì a lavorare per salvare le nostre vite. Hanno trovato e salvato una signora dopo 12 ore. Non chiedono mai niente se non una ciotola d’acqua, una di cibo e delle coccole. Pensateci quando credete che diano fastidio!” Accanto a questi valorosi cani, d’altra parte, è giusto ricordare i tanti animali da compagnia (oltre naturalmente agli animali da allevamento) che hanno subito le conseguenze del sisma. |
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Alcune associazioni hanno deciso di offrire il proprio aiuto agli animali sfollati: l’associazione Protezione del gatto ha aperto un indirizzo di posta elettronica (stregattara@gmail.com) insieme ad un numero telefonico 059255769 per segnalare smarrimenti e ritrovamenti; per lo stesso scopo anche l’associazione Protezione Animali Carpigiana si è messa a disposizione con i propri recapiti telefonici 320425403 e 3204620803.
Pensiamoci tutti, potremmo dovere la nostra vita al coraggio di un cane!