L’HackMeeting 2012 si svolgerà a L’Aquila, dal 29 giugno al 1 luglio (vedi articolo): un incontro di culture, che vedono al centro l’etica della riappropriazione dei saperi. Tre giorni animati da seminari, dibattiti, workshop e performance aperti a tutti e gratuite che affronteranno temi quali la costruzione di mappe ”open” della città dell’Aquila, la censura sul web, e molto altro.
E proprio a ridosso dell’evento, la città dell’Aquila si candida a dare asilo politico e sostegno legale, insieme alla cittadinanza onoraria, a Julian Assange per aiutarlo a far fronte alle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto.
Convulse assemblee su Internet, che hanno visto la partecipazione di numerosi membri di Anonymous assieme alla cittadinanza aquilana, hanno deciso che fosse il momento di attivarsi per dare solidarietà al fondatore di Wikileaks. In concomitanza ci sarà il lancio della piattaforma di whistleblowing Aquileaks/Sant’Agnese che a breve diventerà il vettore di denuncia degli scandali e della corruzione dilaganti nel processo di ricostruzione della città abruzzese dopo il terribile sisma del 6 aprile 2009.
Gli hackers, contrariamente a ciò che molti credono a causa della cattiva informazione che viene fatta sull’argomento, non sono quelli che vanno in giro sul web a distruggere siti, clonare carte di credito e rubare dati personali (quelli sono i ‘crackers’). Sono invece persone curiose, che non accettano di non poter mettere le mani sulle cose. Che si tratti di tecnologia o meno gli hackers reclamano la liberta’ di sperimentare. Smontare tutto, e per poi rifarlo o semplicemente capire come funziona. Gli Hackers risolvono problemi e costruiscono le cose, credono nella libertà e nella condivisione. Non amano i sistemi chiusi. La forma mentis dell’hacker non è ristretta all’ambito del software-hacking: ci sono persone che mantengono un atteggiamento da hacker in ogni campo dell’esistente, spinti dallo stesso istinto creativo.