La banca inglese Barclays ha deciso di bloccare le carte di credito di tutte le persone che abitano nella zona dell’Emilia Romagna colpita dai terremoti delle settimane scorse. Lo ha reso noto a Repubblica Alessandro Osti, direttore di Confesercenti Ferrara.
Quando ho chiamato il numero verde – ha aggiunto – l’operatore avrebbe risposto: “Sa, lei avrebbe potuto aver perso la casa o il lavoro e non essere più in grado di pagare gli acquisti che fa. Per questo Barclays ha bloccato le carte di chi abita in queste zone perché la gente non accumuli debiti che non è in grado di ripianare”.
Osti è riuscito a farsi riattivare la carta di credito, precisando che la sua casa non aveva subito danni. La tessera però non resterà in funzione ancora per molto. “Mi appresto a disdire il contratto- assicura Osti all’agenzia Dire – lo farò nei prossimi giorni”, ovviamente per protesta.
LA BANCA AMMETTE L’ERRORE
“A fronte di alcune segnalazioni, ci siamo accorti di aver generato un errore di procedura che ha determinato il blocco accidentale e del tutto involontario della carta di alcuni clienti. Tale blocco e’ stato prontamente rimosso. Ci dispiace molto aver arrecato ulteriore disagio”. Cosi’ Barclays è intervenuta in merito ai casi di clienti residenti nelle zone del Nord Italia colpite dal terremoto che si sono trovati la carta di credito bloccata.
MA ACCADDE ANCHE A L’AQUILA
Un errore dunque, ma basta fare un ricerca online per scoprire che sulla Barclays erano piovute denunce simili anche dopo il terremoto dell’Aquila. Il 19 maggio 2009, infatti, il parlamentare dell’Italia dei Valori, Elio Lannutti, deposita in Senato un’interrogazione a risposta scritta: “Sono giunte segnalazioni di cittadini residenti nelle zone colpite dal terremoto dell’aprile 2009 – si legge – che lamentano di aver subito da parte dell’istituto bancario Barclays il blocco delle proprie carte di credito”. Il senatore riporta poi il caso di un cittadino aquilano, sfollato, che nonostante una posizione di solvibilità nei confronti della propria banca, si era ritrovato in mano una carta di credito Barclays non funzionante.
“La storia si ripete – commenta Lannutti – Le banche non si sbagliano e in Abruzzo, oltre a bloccare le carte di credito, revocarono i fidi e misero ipoteche anche sulle macerie. Il governo ha evitato di affrontare la questione, pur ribadita anche dai familiari delle vittime che erano venuti a Roma per parlarne, ed è finita che i danni del terremoto del 2009 sono stati aggravati dall’incuria degli istituti di credito e della maggioranza”.