BALNEAZIONE. PER IL 2011 MAGLIA NERA A CAMPANIA, ABRUZZO E LIGURIA

15 giugno 2012 – L’Italia nella stagione balneare 2011 ha riportato un netto miglioramento della qualita’ delle acque di balneazione rispetto all’anno precedente con un incremento della qualita’ del 7,3% per tutte le acque, 6,6% per quelle marine e 13,1% per quelle interne. Lo annuncia il rapporto 2012 sulle acque di balneazione presentato oggi a Roma al Ministero della Salute. Il rapporto evidenzia che a livello europeo le acque di balneazione dell’Italia hanno conformita’ ai valori guida dell’82,3% rispetto alla media europea del 77,1%.

Le regioni le cui acque sono risultate piu’ pulite sono il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Molise, la Basilicata, la Sicilia e la Sardegna, che hanno valori percentuali non conformi ai valori imperativi quasi tutti pari a zero. Le regioni le cui acque sono invece risultate piu’ inquinate sono la Campania, con una percentuale non conforme ai valori imperativi pari a 2; l’Abruzzo, con una percentuale pari all’1,7%; la Liguria, con una percentuale di acque non conforme ai valori imperativi dell’1,20%. Per il ministro della Salute, Renato Balduzzi, “questi sono dati positivi.

Il miglioramento della qualita’ delle acque continua – ha aggiunto nel corso della presentazione del rapporto – anche se va detto che la qualita’ era gia’ buona. Abbiamo le coste piu’ controllate dell’Unione europea e ce ne vantiamo perche’ diventa un marchio per la qualita’ del nostro Paese”. Balduzzi ha quindi sottolineato che “a questi risultati siamo arrivati nel tempo grazie ad un lavoro congiunto del Ministero, delle Regioni e dei Comuni, grazie agli strumenti che ci siamo dati e che iniziano a dare i primi frutti”

La qualita’ delle acque balneabili e’ valutata sulla base di due indicatori microbiologici, ovvero la presenza o meno dei batteri Enterococchi ed Escherichia coli.