Bologna, 24 maggio 2012 – Aumentano gli sfollati nelle zone terremotate spinti dalla paura per le continue scosse sismiche.
Ultimo allarme a San Felice sul Panaro (Modena) con la richiesta di 650 posti aggiuntivi. Al momento le persone assistite nei centri di accoglienza nelle province di Modena, Ferrara e Bologna sono 6500. Nelle zone terremotate, poi, diverse persone preferiscono non rientrare nelle loro case sebbene siano state dichiarate agibili. Temono nuove scosse.
Questa la situazione sui territori colpiti dal sisma descritta del direttore della protezione civile dell’Emilia Romagna, Demetrio Egidi. A San Felice sul Panaro, comune del modenese, 150 posti sono stati reperiti utilizzando le strutture gia’ esistenti, per i rimanenti 500 l’Agenzia regionale sta provvedendo con due nuovi moduli da 250 posti ciascuno. Il continuo sciame di scosse (alcune anche di magnitudo superiore al 4) “creano -ha spiegato Egidi – una situazione di incertezza, di paura e di panico. Stiamo gestendo in modo abbastanza proporzionato, in accordo con i sindaci e le Prefetture, le richieste di assistenza con la nostra capacita’ ricettiva”.
Anche a Schortichino, frazione di Bondeno, nel ferrarese, 80 cittadini hanno chiesto aiuto per la notte. C’e’ chi, poi, a casa non vuole rientrare. Complessivamente sono state eseguite da tecnici e forze dell’ordine 3500 verifiche di agibilita’. “Per quasi tutti i casi, circa il 98 per cento, e’ stata dichiarata l’agibilita’. Ma non sempre i cittadini sono propensi a rientrare nelle proprie abitazioni”. Intanto, la forte scossa di ieri notte (4.3) ha provocato il crollo di parti di cornicioni e comignoli di alcuni edifici storici e monumentali soprattutto a Finale Emilia. “Essendo gia’ zone transennate- ha concluso Egidi – non ci sono state conseguenze per la pubblica incolumita’”