21 maggio 2012 – “La recente scelta in materia di risarcimento del danno da calamita’ naturali operata dal governo non puo’ e non deve significare uno stop ai risarcimenti per il terremoto in Emilia”. Lo dichiara Adolfo Urso (FareItalia), che aggiunge: “Al di la’ delle legittime valutazioni politiche favorevoli o contrarie al nuovo sistema di assicurazioni, infatti, si deve tenere adeguato conto che questo evento drammatico e’ intervenuto molto prima che chiunque potesse adeguarsi al nuovo corso con un’opportuna assicurazione privata“.
“Per intervenire rapidamente sul problema e dare un primo segnale concreto di solidarieta’ nazionale -prosegue- come Fareitalia proponiamo al governo ed al Parlamento di assegnare l’intero ammontare della prevista prossima tranche del cosiddetto ‘rimborso elettorale’, circa 180 milioni di euro, al sollievo dai gravissimi danni materiali subiti delle popolazioni colpite”.
“Proprio in questi giorni -sottolinea Urso- in Parlamento stiamo lavorando contemporaneamente sia alla riforma dei partiti che alla conversione di quella sulla protezione civile, per questo avremmo sicuramente sia il tempo che il modo per fare una scelta simile, a costo zero per lo Stato, che tra l’altro potrebbe solo giovare ai partiti stessi ed al loro rapporto con un elettorato giustamente disilluso“, conclude il presidente di Fareitalia.