L’Aquila, 7 maggio 2012 – Negli ultimi 5 anni, il costo dell’acqua ha fatto registrare aumenti minimi in Abruzzo: +2,4% di media a fronte di un incremento su scala nazionale del +24,5%. Incrementi a due cifre a Pescara (+16,8%). Si sono registrati aumenti minimi nell’ultimo anno: nel 2011 rispetto al 2010, le tariffe sono cresciute su base nazionale in media del 5,8%, in Abruzzo dello 0,5%.
In Abruzzo, e’ L’Aquila la citta’ in cui l’acqua per uso domestico costa di piu’, con una spesa media annua di 255 euro, 79 euro in piu’ di quanto la si paga a Chieti, citta’ in cui il servizio costa meno a livello regionale, addirittura 145euro in piu’ di quanto la si paga a Isernia, citta’ in cui il servizio costa meno a livello nazionale. Nell’annuale indagine realizzata dall’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva, le contraddizioni del Servizio Idrico Integrato nel nostro Paese, con dati anche sulla dispersione idrica.
On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier con gli approfondimenti regionali. In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 290 euro per il servizio idrico integrato. L’indagine e’ stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all’anno 2011. L’attenzione si e’ focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%. In generale, il caro bollette viaggia piu’ spedito al Centro (+34,3% rispetto al 2007, +6,2% rispetto al 2010).
Seguono le regioni del Nord (+25,6% rispetto al 2007, +6,7% rispetto al 2010) e il Sud (+14,1% rispetto al 2007, +3,2 rispetto al 2010). A livello nazionale, a fronte di una spesa media annua pari a 290 euro, in Abruzzo il servizio idrico integrato ha costi medi molto inferiori, 211 euro).